(Gazzetta dello Sport – D. Stoppini) «Non ho mai visto la Roma giocare 95’ così dominanti nei confronti degli avversari, come quelli di stasera. Quello che è successo è stato incredibile. La maggiore soddisfazione è per Di Francesco, che è riuscito a raccogliere così tanto in così poco tempo. Spero che le prossime partite che ci aspettano siano come quella di stasera, a cominciare dal derby». Poi il presidente comincia a sognare ad occhi aperti: «E perché non aspettarci di andare in finale? Dopo una partita come questa, è lecito puntare al massimo. Ho ricevuto un messaggio di complimenti di Agnelli. Auguro a loro di passare in semifinale stasera». Così parlò un James Pallotta davvero raggiante prima di dare sfogo alla gioia e arrivare a tuffarsi addirittura in una della fontana di piazza del Popolo. In mattinata aveva dato l’altolà sul portiere brasiliano Alisson: «Resterà alla Roma, ha un contratto, mai avuto intenzione di venderlo. Ho sempre pensato fosse forte».
LO STADIO – Il presidente ha scelto il giorno in cui si avvia l’iter per l’approvazione della variante urbanistica per lo stadio – nella migliore delle ipotesi ci vorranno 4 mesi – per forzare la mano sulle istituzioni, facendo uno strano appello. «In questi giorni avrò degli incontri. I tifosi dovrebbero dire alle istituzioni di accelerare. Siamo vicini alla chiusura, ma se si va oltre luglio, vorrebbe dire tempi più lunghi di un altro anno e allora non avremo mai uno stadio. Non possiamo permettercelo, abbiamo già speso 65-70 milioni e dobbiamo rientrare». Potrebbe aiutare la chiusura delle trattative per gli sponsor: «Nei prossimi due mesi ci saranno 3-4 annunci». Hyundai sarà il nome da mettere dietro la maglia, per quello principale si lavora ancora: in vantaggio un’azienda cinese. Non di questo il presidente Pallotta avrà parlato a pranzo con sir Alex Ferguson, il consulente Franco Baldini e Paolo Maldini.
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