Una furia. Luciano Spalletti domenica si è sgolato in panchina contro i suoi giocatori. E’ stato molto critico in conferenza stampa e davanti ai microfoni, ma anche durante la partita ha ripreso in continuazione la squadra. Si è sgolato, si è buttato a terra e poi in ginocchio per la disperazione dopo il gol fallito da Florenzi nei minuti di recupero. Spalletti pochi giorni fa aveva detto nelle interviste e a Pallotta (che aveva riferito il giudizio dell’allenatore) di avere la squadra più forte da quando allena. Domenica si è dovuto ricredere. «Sto conoscendo alcune cose nuove sulle quali si andrà a lavorare», ha detto a caldo in sala stampa a Cagliari. E non aveva risparmiato critiche ai suoi giocatori. Con i quali è stato durissimo anche durante i novanta minuti. Gli unici che non sono stati presi di mira dall’allenatore sono stati Vermaelen, Dzeko e Perotti. Ma l’argentino era scuro in volto dopo la sostituzione, la sua faccia era tutta un programma. Tra gli altri non ha risparmiato nessuno. In questa occasione neppure Salah, che nello scorso campionato era stato portato ad esempio dall’allenatore per la sua generosità nei recuperi difensivi, con tanto di video mostrato in conferenza. Domenica dopo un’azione sbagliata e dopo che il tecnico aveva già rimproverato spesso l’egiziano per i movimenti che non faceva, gli ha urlato: «Mi dici se vuoi giocare?». Un altro che ha fatto perdere la pazienza a Spalletti è stato Florenzi, schierato a Cagliari con la fascia di capitano. Il tecnico ha imprecato per l’errore commesso in occasione del gol del pareggio e poi gli ha urlato insistentemente di salire. «Ale, Bruno, dovete restare alti, non giochiamo a cinque, ma a tre», le grida di Spalletti rivolto ai due esterni, che restavano troppo bloccati in difesa. E visto che Florenzi non capiva, a un certo punto il tecnico ha provato con Manolas, che era il compagno più vicino: «Dì a quello che deve salire!».
LE URLA La partita nella ripresa si stava mettendo male, con la Roma che arretrava troppo e il Cagliari che continuava ad essere pericoloso. A Spalletti non piaceva come Manolas marcava Borriello: «Non lo devi far girare!», la raccomandazione dell’allenatore. Che ha richiamato spesso anche De Rossi, perchè non appoggiava bene il pallone. Quando le cose si stavano mettendo male il tecnico ha richiamato anche Nainggolan e Strootman, che hanno risposto alle sue critiche. E infine i rimproveri sono arrivati anche a Szczesny, già nel primo tempo, reo di non cercare Strootman con i rinvii, secondo le indicazioni dell’allenatore.
TORNA TOTTI Da giovedì, alla ripresa degli allenamenti, ma soprattutto la prossima settimana, quando saranno tornati i nunerosi nazionali in giro per il mondo, Spalletti parlerà chiaro alla squadra. Se si vuole voltare pagina bisogna cambiare registro. Alla ripresa dovrebbe tornare disponibile anche Totti, che ha saltato la trasferta di Cagliari per una leggera distorsione alla caviglia. Ieri il capitano si è sottoposto a controlli clinici presso Villa Stuart: escluse complicazioni. Totti si era infortunato nell’amichevole di Latina. Poi era rimasto fuori nelle prime tre partite della stagione ed era rimasto deluso. Adesso spera di poter essere utile alla squadra.
FIDUCIA PALLOTTA Intanto dagli Stati Uniti James Pallotta allontana le critiche dalla Roma. Il presidente è fiducioso sulla stagione appena cominciata, anche se è rimasto molto deluso dalla eliminazione di Champions. Pallotta ci ha detto: «Io non sono preoccupato, siamo seri. In campionato abbiamo giocato due partite, una vinta e una pareggiata. In Champions abbiamo perso con il Porto perchè siamo rimasti in nove. La squadra dimostrerà il suo valore, sono convinto».
(Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo)
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