Una settimana fa l’addio, ieri l’inaspettata proposta del presidente Pallotta: “Visto che Totti ha questa grande reputazione potrebbe cercare di trarne il massimo vantaggio ed essere un ottimo ambasciatore del brand”. Non vicepresidente, tantomeno direttore tecnico. “Se fossi in lui – prosegue il tycoon americano ai microfoni della radio di New York SiriusXM – andrei al mare. Ha davanti a sé due strade: quella tecnica nel calcio perché ha un contratto di 6 anni con noi e l’altra da messaggero, che poi è ciò che farei io”.
Insomma, parole non nuove che, però, gettano qualche ombra sul futuro a Trigoria di Totti. Un domani che, comunque, si mescola col recente passato: “Spalletti? È un uomo molto complicato, ma anche un genio. Non l’ho mai criticato, perché mi ha salvato il c…o l’anno scorso e quest’anno. Con chi lo sostituiremo? Stiamo parlando con un paio di ragazzi, c’è stata qualche complicazione ma entro la settimana pensiamo di dare l’annuncio”.
Pallotta è un fiume in piena: “Per migliorare spiega il presidente ci servono 4 o 5 rinforzi di peso, perché faremo anche la Champions. In questa stagione ci hanno penalizzato gli infortuni, specie nel reparto difensivo. Quello di Florenzi ci è costato almeno 4 punti. E poi non avevamo abbastanza profondità in attacco: Dzeko ha segnato 39 gol ma se si fosse infortunato non so in che posizione saremmo finiti in campionato”.
Poi, pure, una rivelazione: “Szczesny? A me ha detto che vorrebbe rimanere con noi”. Infine, immancabile il discorso stadio: “Ne abbiamo davvero bisogno, e al 99% sono ottimista. Abbiamo fatto così tanti incontri. A Roma, a parte Lotito, tutti lo vogliono. Il 15 o 20 giugno dovremmo avere notizie. Ma se non cominceremo a farlo entro 26-28 mesi, la Roma avrà un nuovo proprietario: non possiamo proseguire a buttare soldi in questo progetto”.
(Leggo – P. Bruni)
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