AS ROMA NEWS JURIC – Avanti con Ivan Juric. Almeno fino a giovedì sera, a meno di clamorosi colpi di scena. Anche perché i tempi tecnici sono strettissimi e le soluzioni in casa Friedkin in questo momento latitano. Ed allora a Trigoria si è deciso di restare così, proprio perché di alternative che convincano allo stato attuale non ce ne sono, scrive La Gazzetta dello Sport.
Neanche Daniele De Rossi, su cui i Friedkin – dopo averlo esonerato 40 giorni fa – dovrebbero fare ammenda ed una clamorosa retromarcia, cosa che non rientra nel loro modo di pensare. Né di agire. A ieri, tra l’altro, anche altri due forti candidati come Claudio Ranieri e Roberto Mancini non erano stati contattati da nessuno del mondo Roma. Insomma, continuano le riflessioni, anche in modo assai profondo. Ma con i Friedkin non si sa mai, il colpo di teatro potrebbe arrivare anche all’improvviso. E liberi ci sono sempre anche Sarri, Terzic e Allegri. E si parla pure di Montella, attuale ct della Turchia, che però si dovrebbe liberare.
Ieri Juric ha prima parlato alla squadra, un confronto diretto dopo quanto successo domenica sera a Firenze. In campo e fuori, soprattutto nello spogliatoio, con la litigata che il tecnico ha avuto faccia a faccia con Gianluca Mancini. Parole forti, ma nessun contatto fisico. Il difensore e l’allenatore sono stati separati prima che la situazione potesse degenerare, prendendo percorsi molto più gravi. Mancini ha poi deciso di restare negli spogliatoi, esattamente come Bryan Cristante, sostituito con Angelino dopo appena mezzore di gioco.
Per tanti un ammutinamento bello e buono da parte dei due giocatori nei confronti del tecnico, con cui il feeling è oramai ai minimi livelli. E a chi ieri all’uscita da Trigoria gli chiedeva come mai era rimasto negli spogliatoi del Franchi senza tornare in campo per stare vicino alla squadra, il Mancio ha risposto così: «L’anno scorso ho fatto lo stesso», anche perché il Franchi gli è uno stadio solitamente ostile (domenica glielo ha ricordato per l’ennesima volta).
Ad un certo punto ieri si era diffusa anche la voce che la Roma avesse spostato l’allenamento al pomeriggio, fattispecie che aveva fatto pensare ad un imminente cambio di rotta a livello di giuda tecnica. Ed invece Juric era riunito con la squadra, per una riunione tecnica ed un confronto diretto. Dopo il quale l’allenatore croato ha condotto regolarmente l’allenamento nel primo pomeriggio. Un allenamento intenso, ma per alcuni versi surreale. La sensazione, infatti, anche nel suo entourage è quella di una fiducia a tempo. Roma-Torino può essere decisiva, ma potrebbe anche non bastare. Nel senso che comunque vada, venerdì mattina la Roma potrebbe essere nelle mani di un altro tecnico.
Subito dopo aver esonerato De Rossi e prima di scegliere definitivamente Juric alla Roma era stato offerto Thomas Tuchel, che da primo gennaio sarà il nuovo c.t. dell’Inghilterra (al posto di Southgate). A Trigoria però non ci hanno pensato su neanche un attimo, senza prendere in considerazione la possibilità, virando invece proprio su Juric. Forse anche perché l’allenatore croato era disposto ad accettare il ruolo di traghettatore, con un contratto di soli nove mesi, cosa che probabilmente il tecnico tedesco non avrebbe invece mai accettato.
Intanto il clima intorno alla Roma resta rovente, con il malcontento dei tifosi sempre più forte. Domenica notte, al rientro da Firenze, verso le 2 la squadra ha trovato una cinquantina di tifosi ad aspettarli a Termini. Una delegazione della parte calda della Sud, che ha manifestato tutto il suo dissenso con toni forti ed espliciti.
A colloquio sono andati Mancini, Pellegrini e Dybala, ma è servito a poco. E oggi i vertici della Sud si riuniranno per decidere come contestare giovedì sera, contro il Torino. Probabile che si decida di restare ancora fuori, da capire per quanto e come. Di certo la situazione è incandescente. E la permanenza di Juric non aiuta, basti pensare ai fischi che il tecnico croato aveva ricevuto già giovedì scorso, contro la Dinamo Kiev. Se non succederà niente di clamoroso, giovedì contro il Torino ci sarà ancora lui sulla panchina giallorossa. Poi, però, già venerdì potrebbe cambiare tutto.
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