AS ROMA NEWS STADIO PIETRALATA – Ultimi passi prima dello sprint finale: prima dell’approvazione della delibera sul pubblico interesse dello stadio della Roma, in aula Giulio Cesare a partire da domani, il sindaco Gualtieri e la maggioranza si incontrano per definire gli ultimi dettagli, scrive La Repubblica.
Il testo è ai ritocchi finali: quello originario approvato in giunta è stato reso più corposo dal maxiemendamento su trasporti, mobilità, acustica. La riunione di oggi ha proprio lo scopo cercare di aumentare la quota di trasporto pubblico utile a raggiungere l’impianto a Pietralata: attualmente la società sportiva deve garantire che almeno il 50% degli utenti possano arrivare allo stadio con autobus, metro e treni, piste ciclabili e pedonali. Il tentativo è innalzare la quota arrivando al 60%, minimizzando ancora di più l’impatto dei mezzi privati sull’area.
I dettagli del progetto, che dovrà seguire le prescrizioni degli uffici contenute nella delibera, si vedranno con la versione definitiva che approderà nella conferenza dei servizi decisoria dopo il via libera dell’Aula. Ma i comitati dei quartieri interessati, da Monti Tiburtini nel III municipio a Villa Blanc nel II, hanno analizzato il testo che i consiglieri si apprestano a votare (se non il domani nelle sedute successive dell’Assemblea capitolina) e saranno presenti in Aula Giulio Cesare per seguire da vicino i lavori.
Con lettere e studi confluiti in un ricorso al Tar, contestano che il testo della delibera e le relative modifiche siano troppo blande in quanto all’insonorizzazione dell’ospedale Sandro Pertini e delle case nelle vicinanze, ma anche rispetto a quel 50% di utenti che dovranno arrivare allo stadio con i mezzi pubblici. Altro non è, per i comitati, quanto proposto dall’As Roma che indica la stessa quota, così suddivisa: il 35% arriverà con la metro, il 10% con i treni, il 4% a piedi o in bici, l’1% in taxi.
La preoccupazione è che, in assenza di specifiche da parte del Comune sul modello da adottare per raggiungere questo risultato e senza una stima dei costi, alla fine dovrà essere la pubblica amministrazione e quindi i cittadini a farsene carico. I comitati si lamentano anche i parcheggi ed il fatto che nel testo emendato si parli di «reperimento ed implementazione di parcheggi aggiuntivi presso i nodi di scambio delle fermate della metro B», quando gli uffici tecnici hanno definito la sosta in quelle zone come critica.
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