(Il Tempo – F. Magliaro) Il valore generale delle opere pubbliche previsto nella “versione Raggi” del progetto Stadio della Roma trova una sua nuova quantificazione dopo l’arrivo del parere del Dipartimento Lavori pubblici che ha applicato anche i ribassi medi «per lavori consimili». In totale, la Roma spenderà 143 milioni di euro per queste opere pubbliche: 63 milioni e mezzo, il 44,5%, per quelle definite come «opere a standard», vale a dire quelle opere, pagate dal costruttore, e che sono obbligatorie per legge come le fogne, le strade, l’illuminazione. Nello specifico, si tratterà di quasi 41 milioni per i parcheggi a raso e tutta la viabilità interna al futuro complesso di Tor di Valle.
Poco più di 12 milioni e mezzo andranno a finanziare il parcheggio multipiano chiamato “par02”. Il gran cavallo di battaglia dell’ex assessore all’Urbanistica della Giunta Raggi, Paolo Berdini, e cioè le idrovore, costeranno qualche migliaio di euro in più di 7 milioni. Soldi che non daranno diritto ad avere in cambio compensazioni. A chiudere il conto, altri 3 milioni per pagare il cosiddetto asse di collegamento interno che, con il ripristino del Ponte di Traiano, probabilmente sconterà un aumento dell’investimento. E veniamo alle spese che ricevono in cambio cubature a compensazione. Sono poco meno di 79 milioni e mezzo di euro, il 55,5% del costo totale e serviranno a pagare la riunificazione e messa in sicurezza della via del Mare e via Ostiense, per 46 milioni in totale. Su questo intervento lo stesso Dipartimento Lavori pubblici ha inserito una prescrizione piuttosto importante: «nel tratto in cui la via del Mare e la Ostiense si biforcano, a cavallo dell’intersezione con il viadotto della Magliana e fino al loro successivo riallineamento, per una lunghezza di 900 metri circa, l’unificazione deve essere concepita realmente in modo da consentire la realizzazione delle rampe di collegamento con il viadotto della Magliana stesso».
Sette milioni serviranno per la nuova stazione di Tor di Valle del trenino Roma-Lido di Ostia; qualcosa in meno di 10 milioni per il ponte ciclo-pedonale che connetterà la stazione Fs di Magliana sulla linea Orte-Fiumicino con l’area “curva nord” dello Stadio. Quasi due milioni e mezzo il costo della videosorveglianza e un milione e 735mila euro i due pontili di attracco sul Tevere, elemento, per altro, fondamentale anche in sede di costruzione come punto di scarico dei materiali di cantiere. Infine, l’opera forse più attesa e quella più importante tanto che sarà la prima, la messa in sicurezza del Fosso del Vallerano costerà 12 milioni e 300 mila euro. Intanto inizia a fare capolino il problema della stesura della Convenzione urbanistica, cioè il “contratto” che regolerà i rapporti fra i proponenti e il Campidoglio e che conterrà anche l’esatta calendarizzazione e scaletta delle priorità degli interventi pubblici e privati.
Il parere della Direzione edilizia dell’assessorato all’Urbanistica inizia, infatti, a dettare le prime linee guida per la stesura della Convenzione: una competenza della Conferenza dei Servizi che redigerà il testo da far approvare dal Consiglio comunale per diventare efficace. In primo luogo: la manutenzione di tutte le opere pubbliche sarà fissata per un «periodo non inferiore a tre anni dalla data del collaudo». Ancora: i treni della Roma-Lido previsti dalla delibera Raggi dovranno essere disponibili il giorno dell’inaugurazione dello Stadio. Infine: nella Convenzione dovrà essere indicato il criterio di stima con cui verrà determinato l’ammontare nel tempo della penale che la Roma dovrà corrispondere al Comune qualora venisse sciolto il vincolo trentennale di proprietà Stadio/Società.
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