Totti non ce la fa, Paredes sì. La Roma affronterà oggi pomeriggio l’Atalanta senza il numero dieci, tenuto a riposo per il fastidio all’anca, in vista dell’Europa League di giovedì prossimo. Un’alternativa in meno all’interno di un attacco guidato da Dzeko, reduce dall’espulsione subìta in nazionale, e pronto a riprendere la sua corsa da goleador in campionato. Quella di oggi sarà la prima delle otto gare che dividono la Roma dalla sosta di Natale. «Dovremo esser bravi come la Juve, vincere le partite come le vincono loro, avere gli stessi obiettivi – il richiamo di Spalletti alla squadra – dobbiamo consolidare quanto fatto nell’ultimo periodo, abbiamo bisogno di essere sempre bellissimi, oltre che bravi, per portare a casa i tre punti. Invece, delle volte, si può anche non essere perfetti, arrivando comunque ai tre punti con qualcosa di personale».
Il tecnico stimola i suoi anche attraverso la scelta di non rinnovare ancora il suo contratto, in scadenza il prossimo giugno. «Per meritare di stare alla Roma, servono i risultati. A volte la società ha fatto contratti lunghi ad allenatori mandati poi via poco dopo. E io li voglio aiutare a non sbagliare. Abbiamo ancora tantissime gare da giocare e la valutazione verrà fatta all’ultimo e dipenderà dai risultati della squadra». La questione è quindi destinata a restar sospesa, meglio quindi concentrarsi sull’Atalanta. «Una squadra forte, una delle migliori in questo momento. Sono bravi nei duelli individuali, Gasperini è molto bravo». Sarà una difesa a tre e mezzo: Ruediger, Fazio e Manolas, con il ruolo del “mezzo” ricoperto da Bruno Peres. «Ha caratteristiche e qualità per farlo. Il suo incidente stradale? Era più arrabbiato lui… qualcosa gli ho detto, perché abbiamo la responsabilità di rappresentare l’immagine della Roma». Massima allerta per l’arrivo a Bergamo di circa duemila tifosi giallorossi.
(La Repubblica – F. Ferrazza)
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