La Roma si piega alla legge del più ricco. Paredes, come Pjanic, se ne va alla Juventus: un clamoroso affare di mercato, tenuto nascosto fino all’ultimo, che si materializzerà entro martedì, il giorno dello stop alle trattative. Non è fatta ma poco ci manca. I bianconeri hanno contattato direttamente l’agente del regista, Pablo Sabbag, legatissimo a Sabatini e ora più libero di agire «alle spalle» della Roma.
C’è un’offerta, sicura, pronta, ma non ancora scritta né recapitata al club giallorosso: la Juve si è infatti limitata ad informare Sabbag che è disposta a spendere una certa cifra – intorno ai 20 milioni di euro – per regalare ad Allegri il regista che invoca da quest’estate. Paredes da mesi è uno dei primi obiettivi della Signora e ora sta per finire tra le braccia della capolista. Il procuratore, infatti, ha subito recapitato alla Roma la proposta juventina, ricevendo come risposta un ok di massima, adesso va messo tutto nero su bianco, per poi definire il prezzo finale. Il «sì» di Pallotta è quasi obbligato, visto che c’è bisogno di realizzare un’altra, l’ennesima plusvalenza importante (Paredes fu pagato 7.5 milioni commissioni comprese) per chiudere il bilancio in regola con i paletti del Fair Play Finanziario. E, come nel caso di Pjanic, la società non ha la forza di opporsi al passaggio di un suo giocatore alla rivale numero uno. D’altronde, se i primi della classe realizzano il doppio del tuo fatturato, hai poche armi per difenderti.
Impossibile al momento scatenare un’asta: nessuno si è fatto vivo dall’estero con un’offerta per Paredes che possa avvicinarsi alle richieste della Roma. E il ragazzo è ben felice di partire per Torino, dove spera di giocare di più. Nonostante l’inevitabile fastidio, a Trigoria vivono il tutto con serenità. I numeri di Paredes quest’anno, al netto di un infortunio, certificano che non è un titolare della squadra: in campionato appena 6 presenze da titolare più 8 subentri dalla panchina. Situazione che non cambierà il prossimo anno, visto che il contratto di De Rossi sta per essere rinnovato. E allora non si può rifiutare una proposta da 20 milioni (o forse più) per un «panchinaro»: questo il pensiero di Pallotta, sul quale inevitabilmente si riverserà il malumore dei tifosi già scottati dal caso-Pjanic. Stavolta è la Roma a vendere il giocatore alla Juve, non c’è alcuna clausola. A Trigoria provano a guardare già avanti. Per l’immediato e il futuro.
Serve un centrocampista subito, ma non sarà un colpo ad effetto visto che a giugno tornerà Pellegrini e, se l’Atalanta non si rimangerà la parola, sbarcherà l’ivoriano Kessie. Il Sassuolo ha negato il rientro anticipato del giovane italiano a gennaio, ma non potrà far nulla a fine stagione, quando la Roma eserciterà il diritto di riacquisto a 10 milioni di euro. Kessie, invece, va ancora blindato: c’è il timore che possa inserirsi il Psg e bisogna limare gli ultimi dettagli di un affare da 30 milioni, compreso il possibile passaggio di Marchizza a Bergamo. Ma non subito: né lui né gli altri gioielli della Primavera si muoveranno a gennaio.
Potrebbe invece partire Gerson, richiesto dal Lille in prestito: la Roma ci sta pensando seriamente, vista la considerazione che ha Spalletti del ragazzo. Quindi, a maggior ragione, un altro mediano verrà acquistato entro martedì. Si continua a parlare col Bologna per Donsah, ma le chance sono ridotte. Se non sarà lui, arriverà un profilo simile, possibilmente schierabile in Europa League, dove il neo acquisto Grenier non potrà giocare: essendo il Lione retrocesso nella coppa «minore», il francese per regolamento non può essere inserito nella nuova lista Uefa romanista. Dalla quale sparirà Paredes, a patto che la Juve metta per iscritto l’offerta anticipata al suo procuratore.
(Il Tempo – A. Austini)
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