NOTIZIE AS ROMA STADIO PARNASI – Nuove intercettazioni depositate dalla pm Barbara Zuin al Tribunale del riesame tratteggiano Michele Civita alla maniera di Luca Lanzalone: organico all’immobiliarista e subalterno alla sua Eurnova. «Fai riferimento a Civita — dice Parnasi a un suo collaboratore —, lui ci risolve i problemi». Alla perenne ricerca di scorciatoie per la realizzazione del suo stadio, il costruttore investe su quel rapporto: «Io ho sostenuto Civita con il voto, dato a lui anche da parte dei miei familiari — racconta —. Politicamente la Regione e di conseguenza Civita erano favorevoli allo stadio. Lui era il nostro punto di riferimento nella conferenza di servizi e a lui, sia io che Caporilli (suo collaboratore, ndr) e Baldissoni (il dg della Roma, ndr), ci rivolgevamo per risolvere i problemi».

Al Riesame sono stati depositati anche stralci dell’interrogatorio fiume di Luca Parnasi, il quale a domanda diretta dei pm sulla corruzione contestata anche all’ex assessore, risponde: «Non sono in grado di dire se l’atteggiamento di disponibilità di Civita fosse finalizzato ad avanzarmi in seguito la richiesta di assunzione del figlio. Lo conosco da 20 anni e gliel’ho promesso perché a lui sono legato da rapporti personali, nella consapevolezza del suo ruolo pubblico».

L’ex presidente della Eurnova parla poi di Adriano Palozzi, il capogruppo di FI in Regione, con parole più nette: «Palozzi mi ha chiesto con estrema insistenza un aiuto economico. Nell’ultima campagna elettorale (regionali 2018, ndr) mi chiamava continuamente e abbiamo concordato il contratto con la società Pixie, al fine di giustificare la dazione della somma di denaro (25mila euro, ndr). Non avevo bisogno di quel contratto né di quei servizi. Tuttavia non volevo fare figurare il mio nome accanto a quello di Palozzi perché stavo tentando di costruire un rapporto con i Cinque Stelle».

«Palozzi — continua Parnasi — l’ho conosciuto nella vicenda Ecovillage, in quanto era sindaco del Comune di Marino. Lo avevo sostenuto in campagna elettorale, almeno sei anni prima, erogando in suo favore se non ricordo male diecimila euro. Un’erogazione regolare, con delibera e iscrizione in bilancio da parte di una società del gruppo». Ecovillage, va aggiunto, è il progetto immobiliare sul quale Parnasi coinvolse anche Luca Lanzalone, con una consulenza a suo favore in cambio, secondo l’accusa, di un aiuto dell’avvocato grillino a sbloccare il progetto.

(Corriere della Sera)



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