Curva Sud Roma

AS ROMA NEWS TIFOSI – Una data ufficiale per l’apertura della nuova campagna abbonamenti ancora non c’è ma la sensazione, a Trigoria e fuori, è che il trend di quest’anno possa rappresentare uno spartiacque, scrive La Gazzetta dello Sport.

Dopo periodi e stagioni di divisione, e anche di scollamento, tra i tifosi la società, la Roma è tornata ad essere un blocco unico: per questo, soprattutto se dovesse arrivare la finale di Tirana o addirittura un trofeo dopo 14 anni, l’impressione è che si potrebbe tornare ai tempi d’oro.

Trentamila abbonati? Difficile, non certo impossibile. Sono discorsi prematuri, forse, ma è evidente come il tutto esaurito di oggi con il Bologna, il tutto esaurito di giovedì contro il Leicester e il quasi, per ora, tutto esaurito contro il Venezia, siano segnali chiarissimi della direzione che si è intrapresa.

Non solo: per l’eventuale finale di Conference c’è una richiesta di biglietti già ora infinita e non si sa come lo stadio albanese riuscirà a contenere solo i 21mila spettatori, non tutti romanisti ovviamente. Il merito di questo entusiasmo ha varie motivazioni: l’arrivo di Mourinho, i prezzi competitivi voluti dalla società, le tante iniziative volte a tutelare tifosi abbonati e famiglie, l’ambiente creato dal club con, ad esempio, la scelta di mettere l’inno di Conidi prima e quello di Venditti poi, con le squadre in campo, e anche la voglia della gente, dopo due anni di pandemia, di partecipare di nuovo alle partite.

Non solo: la squadra ha recepito tutto questo senso di appartenenza e responsabilità e, anche quando le forze sembrano venire meno, la presenza dei tifosi fa girare le gambe un po’ di più. Tanto che qualcuno si chiede: ma se la Roma farà un nuovo stadio da 50-55mila posti, come si farà? La risposta non la sa nessuno, perché le idee e i progetti dei Friedkin sono blindati e non è chiaro se vorranno proseguire sulla linea Pallotta (52 mila posti fissi) oppure no. Anche perché molto dipenderà dai costi dei biglietti (saranno sempre così popolari?) E dal rendimento della squadra. Di certo, una Roma competitiva e capace, al tempo stesso, di non sentirsi superiore ai propri tifosi, come accadeva in passato, può essere solo una risorsa che coinvolge tutto l’indotto.

Il “prodotto Roma” con l’Olimpico sempre pieno, attira gli sponsor, spinge il merchandising e porta, banalmente, punti in più. Adesso quest’ultimo aspetto diventa fondamentale: 65 mila tifosi stasera (con il settore ospiti lasciato ai romanisti e i tifosi del Bologna in uno spicchio di Monte Mario), 65 mila e oltre giovedì contro il Leicester: per l’Europa di oggi e quella di domani la strada è una sola. E passa dallo stadio di casa.



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