Rassegna stampa
Pedro, spalla ok e tempi di recupero più corti: in campo tra circa un mese
NOTIZIE AS ROMA PEDRO – Nei giorni scorsi ha fatto il turista a Roma, e insieme alla fidanzata si è destreggiato tra monumenti e la ricerca di una casa nei pressi di Trigoria per abbandonare il prima possibile l’albergo in zona Eur dove momentaneamente vive, ma quella che inizia oggi sarà la settimana di Pedro. Nelle prossime ore l’attaccante spagnolo sosterrà le visite mediche e poi metterà la firma sul contratto di due anni, con opzione per il terzo, a 3 milioni netti (più bonus) d’ingaggio. Tanto per un calciatore che ha da poco compiuto 33 anni, poco se scorriamo il suo palmares che, ad oggi, conta 25 trofei tra squadre di club e Nazionale.
Pedro, insomma, ha vinto tutto quello che un calciatore può vincere, ad eccezione della Nations League, che però è stata istituita da poco: nella sua bacheca figurano 1 Mondiale e 1 Europeo con la Spagna, 3 Champions League, 3 Supercoppe europee, 2 Mondiali per club, 5 campionati spagnoli, 1 Premier League, 1 Europa League, 3 coppe del Re, 1 Fa Cup e 4 Supercoppe nazionali. Nessuno, nella Roma, può vantare un curriculum simile e questo basta a spiegare perché Paulo Fonseca abbia insistito tanto per convincerlo ad accettare la Roma.
Il tecnico portoghese, però, non lo avrà a disposizione da subito. Il controllo a cui l’attaccante si è sottoposto la scorsa settimana a Villa Stuart per verificare le condizioni della spalla operata, ha dato delle buone indicazioni e i tempi di recupero saranno accorciati, ma non sarà disponibile per scendere in campo prima della fine di settembre-inizio ottobre.
Oltre all’esperienza, Pedro dovrà portare anche dei gol alla Roma. Fare meglio dello scorso anno – 2 reti in 22 presenze complessive con il Chelsea – non dovrebbe essere troppo complicato, anche se la concorrenza dalla metà campo in su è tanta: Zaniolo, Pellegrini, Mkhitaryan, Carles Perez più, per ora, Kluivert e Under che però sono in uscita, si giocheranno il posto con lui. Tatticamente Pedro è perfetto per Fonseca, sia che si prosegua sulla strada del 3-4-2-1 sia che si torni al 4-2-3-1 di inizio stagione; lo spagnolo all’occorrenza potrebbe giocare anche come vice Dzeko, se il bosniaco rimarrà in giallorosso. Nelle ultime ore, infatti, la pressione della Juventus, che però prima deve «liberarsi» di Higuain, è diventata sempre più forte e la sua volontà di rimanere alla Roma potrebbe vacillare. L’incontro che ci sarà nei prossimi giorni con il Ceo Guido Fienga servirà a chiarire i dubbi di calciatore e società, che per non farsi trovare impreparata non molla Milik, tenendo in piedi la possibilità di uno scambio con il Napoli con Under.
(Corriere della Sera – G. Piacentini)
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