AS ROMA NEWS PELLEGRINI – Chissà se Carl Brave, il rapper romano che ieri a Tokyo lo ha sorpreso a bordo campo come un qualsiasi tifoso della Roma, può averlo consolato un po’. Nella discografia del cantante (ed ex cestista) c’è anche un pezzo che si intitola “Makumba”, inciso insieme a Noemi, scrive La Gazzetta dello Sport.
Ma ci sarà davvero una macumba ad aver frenato l’inizio di stagione Lorenzo Pellegrini, affettuoso nel relazionarsi col suo fan, che lo ha invitato al suo prossimo concerto. Di sicuro, il capitano giallorosso si aspettava di più da se stesso e da tutta la squadra dopo la straordinaria scorsa stagione.
Se il vento sia cambiato, forse, lo vedremo anche dalla amichevole in programma oggi contro i campioni del Giappone dello Yokohama Merinos (ore 11.30 italiane, diretta su Dazn). Dopo l’infortunio che gli ha fatto saltare le ultime due partite prima della sosta per il Mondiale, Pellegrini potrebbe tornare in campo per dare più qualità alla manovra della squadra dal punto di vista offensivo. Non è un caso che la sua assenza abbia zavorrato i giallorossi proprio dal punto di vista della produzione dei gol, che anche nella prima amichevole contro il Nagoya non sono arrivati. Inutile dire che la stima di José Mourinho nei confronti del suo capitano è enorme. Non è un caso che – insieme a Wijnaldum e Dybala – ha detto che Lorenzo “è l’unico giocatore in grado di accendere la luce”.
Ecco, nelle poche volte in cui Pellegrini e l’attaccante argentino hanno potuto giocare insieme, al di là del risultato finale, è parso che i due siano stati alla ricerca del feeling giusto. Certo, col fatto che la Joya abbia già messo in mostra la sua vocazione offensiva più spiccata, è logico che abbia preso la vetrina con più facilità, ma il discorso va fatto in modo complessivo. Ciò che serve è quella perfetta sincronia che porta a turno uno dei due ad abbassarsi (oppure ad alzarsi) a seconda delle esigenze della squadra.
Tutto questo sperando che un giorno il cosidetto “quadrato magico” (Pellegrini, Dybala, Zaniolo e Abraham) possa presto essere rafforzato dall’ingresso in pianta stabile di Wijnaldum. A quel punto, ovviamente, gli equilibri giusti dovranno essere ritrovati al più presto. Tutto questo anche nell’ambito di rotazioni che consentano ai giocatori più importanti – e quindi anche a Pellegrini – di essere gestiti. Tra l’altro, il capitano ha un pregresso di infortuni muscolari non banale e perciò sarebbe un peccato, per lo Special One, doverlo perdere magari nei momenti in cui la stagione è pronta ad entrare nel vivo. D’altronde, i 14 gol segnati nella scorsa stagione hanno sancito che anche in attacco Lorenzo è decisivo, proprio per questo Mourinho vuole ritrovare anche la sua vena offensiva, che attualmente è diminuita.
I numeri in questo senso parlano chiaro. A questo punto del campionato, nella scorsa della Serie A il centrocampista giallorosso aveva già segnato cinque gol, mentre adesso è fermo a quota uno. C’è da notare che, grazie al modo sopraffino con cui calcia le palle inattive, gli assist sono aumentati (quattro contro due), addirittura lievitando a sette se si considera anche la Europa League, dove peraltro Lorenzo ha realizzato tre reti. A essere in calo, comunque, sono anche le occasioni create. Nello scorso campionato erano state quaranta contro le trentuno di un anno fa.
Insomma, nonostante Pellegrini si sia sempre diviso fra il ruolo di centrocampista puro e quello di trequartista, l’impressione è che nella seconda parte della stagione il capitano dovrà cercare di trovare le zolle più adatte per esprimere tutto il suo enorme potenziale. D’altronde, se la sua leadership nella squadra è ormai consolidata, adesso c’è bisogno di un nuovo salto di qualità per traghettare la Roma verso le ambizioni di inizio stagione. E chissà se già da oggi in Giappone non arriverà qualche segnale.
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