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Rassegna stampa

Pellegrini e Dzeko, la Roma chiede risposte sul futuro

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NOTIZIE AS ROMA DZEKO PELLEGRINI – I sei punti contro il Parma (4 sconfitte di fila e il pareggio nel recupero contro il Bologna per evitare la quinta) e il Brescia (con un piede e mezzo in B) sono stati importanti ma, tutto sommato, la Roma ha fatto solo il proprio dovere. Nella doppia casalinga contro Verona e Inter (stasera e domenica alle 21,45) si alza l’asticella: da questi due esami si capirà di più sul finale di stagione e sulle mosse da fare nel prossimo calciomercato.

La situazione della Roma, con un rosso in bilancio a tre cifre, è tale che nessuno si può sentire sicuro. Le situazioni, all’interno del gruppo giallorosso, sono però diverse tra di loro. C’è chi è solo un esubero (come diceva il d.s. Petrachi): Juan Jesus, Fazio, Perotti, Pastore, Bianda e Olsen. Chi è sul mercato: Kluivert, Under, Cetin e i cavalli di ritorno Schick, Florenzi e Karsdorp. E chi ha contratto e minutaggio importanti ma è pure un punto interrogativo: Pellegrini e Dzeko.

Il centrocampista ha servito ben 9 assist (solo il Papu Gomez e Luis Alberto hanno fatto meglio, con 14) ma ha segnato un solo gol in campionato: contro la Fiorentina il 20 dicembre 2019. Poco per un trequartista e Fonseca vorrebbe un salto di qualità.

Pellegrini ha una clausola bassa (30 milioni pagabili in due tranche) e interessa a PSG e Juve, che hanno visto che la Roma non ha ancora rinnovato il contratto, togliendo la via d’uscita. I dirigenti giallorossi aspettano: ora è impossibile presentare al giocatore un progetto preciso. La volontà di Pellegrini, però, è restare e per questo la Roma può prendere un po’ di tempo. Magari non troppo.

Conte continua a chiedere Dzeko per l’Inter e il bomber, come gli capita quando la situazione si ingarbuglia, ha perso smalto: non segna da 5 partite, dopo la doppietta alla Samp nella prima gara dopo il lockdown (24 giugno). L’ingaggio da 7 milioni netti tra fisso e bonus è un problema per il monte stipendi che Pallotta ha ordinato di tagliare.

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Il presente, però, si chiama Hellas Verona. Una partita che Fonseca ha descritto così al canale ufficiale: «Affronteremo una squadra con un sistema di gioco diverso. Loro sono molto forti sulla pressione, non lasciano giocare e ti mettono in difficoltà in fase di costruzione. Dovremo essere concreti e concentrati, perché è molto difficile vedersela contro il Verona. I ragazzi, però, stanno bene. È più facile lavorare dopo le vittorie, ma a maggior ragione dobbiamo dimostrare che c’è la voglia di continuare su questa strada. Dico sempre che quando si perde il passato non conta. Ora sono arrivate due vittorie ma vale lo stesso principio: appartengono al passato».

Conferma per la difesa a tre; Pau Lopez in porta; Zaniolo partirà ancora dalla panchina: «Nicolò tornerà gradualmente a essere un calciatore sempre più importante per noi, ma in questo momento conta di più il gruppo».

(Corriere della Sera)

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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