AS ROMA NEWS MILAN PELLEGRINI – Prima l’Udinese, poi il Feyenoord, a chiudere l’Atalanta. Tre gol in otto giorni, tutti e tre su azione, quando invece nei 5 precedenti aveva segnato quasi esclusivamente su calcio di rigore (4 su 5, tranne la rete all’Hjk Helsinki in Europa League), scrive La Gazzetta dello Sport.
Insomma, se questo non è il miglior momento della stagione per Lorenzo Pellegrini poco ci manca. E il capitano della Roma non ha certo voglia di fermarsi qui. Anzi. Nella fase del bisogno, domani con il Milan Lollo ha voglia di prendersi sulle spalle la Roma e portarla laddove vogliono un po’ tutti a Trigoria, dritti in Champions League.
«Dovesse servire con il Milan sono pronto a fare anche il terzino o il portiere», ha detto subito dopo la sconfitta di Bergamo, lunedì sera. Sacrificio e personalità, cuore e disponibilità allo stesso tempo. Da capitano e tifoso giallorosso, quello che è sempre stato e che – orgogliosamente – mostra spesso e volentieri come un vanto.
Quando le critiche sembravano poterlo travolgere da un momento all’altro, Pellegrini ha reagito da grande giocatore qual è. Con i gol, ma anche con una prestazione dietro l’altra di alto livello. «Mi sento bene, in queste ultime partite ho ritrovato anche quella leggerezza che mi era mancata in precedenza», il commento del capitano. Che in realtà ha giocato spesso e volentieri in condizioni menomate, tra acciacchi e problemini vari, con il rendimento che ne ha di conseguenza inevitabilmente risentito.
Adesso, invece, la guida della Roma è pronta ad un finale scintillante, con la speranza anche di poter superare il proprio record personale di reti stagionali (14, stabilito nella scorsa stagione). Sarebbe un bel modo per mettersi alle spalle un’annata in cui in tanti lo hanno criticato e discusso. Tifosi da social, dicono quelli che lo hanno difeso fino alla fine, basti pensare che allo stadio Olimpico la gente giallorossa si è espressa molto chiaramente sulla materia.
Proprio prima dell’Udinese: «Nel bene e nel male il capitano resta tale». Uno striscione al centro della Sud che a Lorenzo ha regalato energie, ma anche quel pizzico di serenità di cui aveva bisogno. E, forse, non è neanche un caso che il suo rendimento sia cambiato proprio da quel momento lì, da quando ha capito che la tifoseria – a prescindere da tutto – è e sarà sempre con lui.
Del resto se c’è uno che a cuore le sorti della Roma più di tutti gli altri, quello probabilmente è proprio Pellegrini. Che per la Roma in passato ha rinunciato a tanto: offerte, ma non solo, anche quell’Europeo poi vinto dall’Italia ed a cui Lorenzo non potè partecipare per la sua «testardaggine» di voler giocare a tutti i costi il derby di ritorno.
Sacrifici che la gente gli riconosce e che Totti ha di recente sottolineato: «Sono felice che i tifosi si stiano rendendo conto che è un grande giocatore, ma anche una grande persona», ha detto lo storico capitano romanista. Tra lui e Pellegrini c’è un rapporto speciale, questione tra capitani. Adesso, però, Lollo vuole fargli un regalo, riportare la Roma in Champions.
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