AS ROMA NEWS EUROPA LEAGUE PELLEGRINI – Lorenzo Pellegrini vuole godersi questa finale. È stato un cammino lungo, complicato, stancante, fatto di sacrifici e di infortuni, di grande forza di volontà e determinazione. Il capitano della Roma vuole giocarsi la finale per vincerla, ma anche per godersi una partita che tutta la squadra si è meritata, scrive il Corriere dello Sport.
Non c’è stato bisogno di stimoli, come aveva detto anche Mou queste partite si preparano da sole, c’è stato bisogno solo di mantenere la calma e analizzare la squadra che stasera i giallorossi affronteranno. Pellegrini si vuole vivere la finale, se l’è meritata dopo i tanti sacrifici di questi anni. Il primo? Aver perso l’Europeo per giocare il derby: una lesione che gli è costata una coppa, per giocare con la sua Roma.
Un anno fa si è consolato con la Conference vinta a Tirana, adesso Lorenzo, l’unico capitano della Roma ad arrivare a due finali europee, si vuole prendere anche quella di Budapest: «Arriviamo a questa finale consapevoli perché quando arrivi a giocare una partita così hai fatto un percorso che ti ha lasciato qualcosa. Sappiamo quanto abbiamo voluto essere qui oggi, quindi utilizzerei la parola consapevoli. Siamo tesi, è normale perché è una finale. Arrivare qui ha portato a tanti sacrifici ed è giusto avere quell’emozione che ti porta a fare le cose meglio. Sono contento perché sento mia questa squadra».
Da capitano (e a proposito, ieri erano 29 anni dalla scomparsa di Agostino Di Bartolomei), da senatore e da uomo di Mou, Lorenzo anche – e soprattutto – in questi ultimi giorni ha trascinato la squadra verso la gara contro il Siviglia. Soprattutto i più giovani che con meno esperienza internazionale possono risentire di partite del genere, di appuntamenti con la storia da non fallire.
Per continuare questo processo di crescita della Roma che dalla Conference può arrivare nel giro di tre stagioni ad arrivare in Champions: «Questo trofeo un punto di passaggio? Penso che c’è sempre qualcosa di più grande, ma alla fine la cosa più grande che ti può rimanere è quella di non accontentarti mai. Come abbiamo dimostrato l’anno scorso, abbiamo dato il 100% alla Conference e vincerla è stata una grande emozione. Quest’anno abbiamo dato il 100% all’Europa League e vogliamo vincerla. Siamo abituati così anche grazie al mister che è una persona attenta sia sul lato calcistico che in quello umano. Ti spinge sempre a dare il 100%. Siamo abituati a scendere in campo e a dare tutto. Oggi è l’Europa League e abbiamo dato tutto per essere qui, lo abbiamo fatto anche in altre competizioni ma non è bastato».
Pullman? No, atteggiamento difensivo e mosse tattiche. Pellegrini ha voluto anche rispondere a quelle che sono state le critiche del Leverkusen per la copertura a undici uomini alla BayArena per difendere il gol di vantaggio segnato da Bove all’andata: «Ci fa ridere chi parla di pullman. Saper affrontare una gara a livello tattico non significa per forza attaccare come dei pazzi e permettere alla squadra avversaria di farci fare gol. Per me affrontare la partita in una maniera tattica giusta è cercare di limitare la squadra avversaria. Abbiamo analizzato tutte le squadre e cercato di capire il modo per arginare i loro punti di forza. Ci siamo riusciti visto che siamo in finale mentre chi parla tanto non c’è». Gioco, partita, incontro. Adesso il match da vincere è contro il Siviglia, Lorenzo non vede l’ora di giocarsi questa finale.
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