Lorenzo Pellegrini

AS ROMA NEWS SASUOLO PELLEGRINI – In una serata piena di insidie, stanchezza e un po’ di rilassamento, ecco arrivare il colpo del singolo che decide la partita. Il colpo da maestro di Lorenzo Pellegrini, rinato sotto la gestione del suo idolo De Rossi e autore con lui di sei gol e tre assist tra campionato e coppe. Numeri totalmente diversi dall’ultimo anno e mezzo, numeri che dimostrano un totale cambio di passo del capitano della Roma, adesso tornato davvero ai suoi livelli. Tecnici e mentali, scrive il Corriere dello Sport

Un cambio di passo anche tattico rispetto alla prima parte di stagione, tra infortuni e un lavoro diverso in mezzo al campo, più di sostegno e regia e meno da finalizzatore. E a precisa domanda Pellegrini ha risposto senza peli sulla lingua. Qualcuno nella risposta ha visto anche una frecciata a Mourinho, qualcun altro invece un dato di fatto: «Ora sono sempre al centro del gioco, ho bisogno di sentirmi libero in mezzo al campo, di trovare la giusta posizione, puntare e fare la giocata. Questo è quello che mi è mancato nell’ultimo anno e mezzo e ora sono contento di averlo trovato per me, per i miei compagni e per questa società che è vicina e si sente che tiene a noi»

E, numeri alla mano, questo Lorenzo Pellegrini sta trascinando la Roma verso la zona Champions. Lui, insieme a Dybala naturalmente e agli altri senatori di De Rossi. Sta di fatto che Lorenzo ha segnato 5 gol in campionato e regalato alla squadra sei punti nelle ultime nove partite. Dati che lo rendono anche uno tra i migliori in Europa: dalla prima gara sotto la guida di DDR solo Phil Foden del Manchester City ha segnato più gol (sei, uno in più) di lui nei top 5 campionati europei

Merito di un nuovo approccio tattico, ma anche di De Rossi che dal primo giorno gli ha dimostrato la sua importanza in campo e nello spogliatoio: «C’è tanta stima per lui – ha ribadito –. Daniele per me è sempre stato un punto di riferimento, ho avuto la fortuna di viverlo da compagno e ora da allenatore, penso che sia giusto che io mi goda lui come allenatore e lui me come giocatore».

De Rossi si è coccolato il Lorenzo che cresceva nelle giovanili di Trigoria, e adesso sta raccogliendo i frutti del Pellegrini uomo e capitano. Quello che in queste tredici partite non lo ha mai tradito e gli ha regalato tanti sorrisi e abbracci, come quello di ieri dopo il gol: «Abbiamo avuto un ottimo atteggiamento nel finale, come giusto sia per una squadra che vuole migliorarsi ed essere lì in alto». Ora la nazionale ritrovata dopo nove mesi, poi salterà il Lecce per squalifica e si proietterà prima sul derby e poi sul Milan in Europa League: «È una squadra molto forte, ma anche noi dobbiamo avere la nostra consapevolezza di esserlo».



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