Radja Nainggolan

(Gazzetta dello Sport – A. Pugliese) Ieri a Trigoria, nel giorno in cui Alberto De Rossi ha rinnovato per altri due anni la guida della Primavera, si sono riaffacciati un po’ tutti i nazionali, anche se il primo vero allenamento in funzione della sfida di Bologna ci sarà oggi, quando Di Francesco potrà «forzare» con tutti. Tranne che con Lorenzo Pellegrini, tornato acciaccato dall’Inghilterra a causa di una botta presa al polpaccio destro (e che l’ha costretto a uscire in anticipo). Oggi il centrocampista effettuerà una risonanza magnetica per capire se ci siano eventuali danni muscolari, la sua presenza a Bologna resta comunque in forte dubbio.

IN BELGIO – Ieri mattina, poi, al tribunale di Saint Niklaas, cittadina belga alle porte di Anversa, è andato in scena il processo a Radja Nainggolan per i fatti del 26 marzo 2017, quando il Ninja venne fermato a tarda notte dalla polizia belga con un tasso alcolemico molto superiore al normale. Per Nainggolan era presente l’avvocato Walter Damen, ma il giudice ha creduto più alla versione della polizia (secondo la quale alla guida dell’auto era il giocatore della Roma) che non a quella dell’avvocato. Nainggolan è stato sanzionato con una multa di 1600 euro e la sospensione della patente per un mese.



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