Lorenzo Pellegrini

(Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli) Il lavoro sul campo, gli esercizi ripetuti, le ore di sonno, il riposo fisico e mentale: Eusebio Di Francesco ne parla un giorno sì e l’altro pure e si capisce come la triplice esperienza, allenatore, team manager, giocatore, lo abbia convinto di come alla base di tutto ci sia la preparazione della partita e non la partita stessa. Ecco perché, con 14 nazionali in giro per il mondo, alcuni dei quali impegnati in gare vere, da ieri il tecnico sta studiando a fondo, ancora di più, quei giocatori che sulla carta al derby non dovrebbero partire dall’inizio, ma che proveranno a sfruttare la sosta per metterlo in difficoltà.

IN DIFESA – Detto che davanti il posto è di Dzeko e nessuno glielo toglierà, dietro la coppia centrale sarebbe Manolas e Fazio. Ma il greco si giocherà il Mondiale con la Grecia contro la Croazia e l’argentino, seppur impegnato in amichevoli in Russia, ha già chiarito come voglia fare di tutto per convincere Sampaoli a tenerlo nel gruppo. Tornerà a Trigoria il 15, il derby è in programma il 18, per cui non è escluso che al posto suo, o di Manolas, possa giocare Juan Jesus. Rispondendo alle domande dei tifosi su Facebook ha detto di sentirsi sicuro: «Ho fiducia, sto dimostrando quanto valgo e penso di poter aiutare la squadra».

CENTROCAMPO – Il brasiliano ci ha tenuto a chiarire come i dubbi – suoi, ma soprattutto degli altri – siano alle spalle, d’altronde già contro il Napoli, dopo la sosta di ottobre, Di Francesco gli aveva dato fiducia. In mezzo aveva invece messo Pellegrini con De Rossi e Nainggolan e la sensazione è che l’ex Sassuolo si giocherà il posto con Strootman, a meno che da Radja non arrivino oggi notizie negative dopo lo sto muscolare di ieri. L’olandese è in nazionale (amichevoli anche per lui), Lorenzo invece no e ci è rimasto malissimo: voleva far parte del gruppo, non si aspettava di restare a casa, ma sa che per convincere Di Francesco, ed eventualmente il c.t., deve continuare sulla strada intrapresa in questi mesi.

IN ATTACCO – Per lui sarebbe il primo derby tra i grandi, così come sarebbe il debutto anche per Defrel. Il francese ha bisogno di fiducia e vuole convincere l’allenatore a dargliela. Oltre a Dzeko, ci sarà Perotti, se tornerà senza acciacchi dalla nazionale, mentre l’altro se lo giocano proprio Defrel, Gerson ed El Shaarawy. L’italiano è in nazionale, gli altri due no e puntano al sorpasso, soprattutto Gerson. Dopo la doppietta di Firenze il brasiliano si sente sicuro e se dovesse partire dall’inizio non sarebbe più una sorpresa.



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