Rassegna stampa
Pellegrini stende il Sassuolo: “Ora sono libero di giocare”
AS ROMA NEWS SASSUOLO PELLEGRINI – Daniele De Rossi festeggia i due mesi di Roma centrando la settima vittoria in campionato e continuando la rincorsa a quel quarto posto, attualmente occupato dal Bologna, fondamentale per la qualificazione alla prossima Champions League: «Dovevamo vincere ad ogni costo. Arrivare alla pausa con due punti in meno sarebbe stata una mazza. Siamo stati bravi. Perché in questo momento è fondamentale vincerle tutte. Abbiamo iniziato questa rincorsa due mesi fa e per recuperare punti alle squadre davanti, che vanno velocissimo, serve fare filotto», riferisce La Repubblica.
Perché l’obiettivo è stato chiaro fin dal primo giorno: «Fin dal primo giorno ho detto che la Roma deve lottare per quel traguardo lì. È inferiore solo a Milan, Inter e forse Juventus. Ma con le altre squadre ce la giochiamo. Perché siamo una squadra forte. E dobbiamo credere in noi stessi. Se siamo i primi a non farlo è difficile fare punti».
In due mesi De Rossi ha conquistato tutti. La Curva Sud gli ha dedicato l’ennesimo striscione della sua carriera in giallorosso (“Giocatore, capitano, allenatore… Mai finirà questo amore”). E i risultati sono lì a confermare la bontà della scelta. Nonostante il 16 gennaio scorso, la situazione non era delle migliori: «Non è stato facilissimo. Pensavo che servisse qualche capello bianco in più. E invece sono stato fortunato a trovare questa opportunità di lavoro e sono stato fortunato a trovare una società e un gruppo di giocatori che si sono fidati dime. Purtroppo manca tantissimo alla fine. Possiamo fare ancora meglio o rovinare tutto se non ci mettiamo d’impegno nel continuare».
Intanto con l’1-0 contro il Sassuolo sono sette vittorie su nove partite: «Ci sono partite che si vincono con il gioco, con i gol. E poi ci sono partite che vinci con con dei guizzi, con le giocate dei singoli. E la Roma ha i giocatori in grado di farlo, che ti tolgono le castagne dal fuoco con le loro giocate».
Ieri lo scettro di migliore in campo lo ha vinto Lorenzo Pellegrini. Capitano e autore del gol vittoria proprio con una giocata da grande campione: «Non mi posso lamentare delle sue prestazioni — ammette ridendo De Rossi — Da quando ci sono io ha praticamente segnato sempre. A parte le battute, so bene che non è facile fare il capitano. Roma porta con sé mugugni, rotture di scatole. Sei il primo ad essere bersagliato. E io lo so bene. Lorenzo aiuta i compagni, è professionale. E poi è un giocatore fortissimo».
Sei gol e tre assist, in tutte le competizioni, da quando c’è l’ex capitano sulla panchina giallorossa. E ieri pomeriggio, dopo il gol vittoria, è arrivato il sigillo a questo rapporto speciale tra i due con un lungo abbraccio dopo il gol: «C’è tanta stima — ammette il numero 7 giallorosso — Daniele per me è stato sempre un punto di riferimento. Ho avuto la fortuna di viverlo da compagno e ora da allenatore. Penso che sia giusto che adesso io mi goda lui come allenatore e lui si goda me come giocatore».
Un cambiamento radicale rispetto all’ultimo periodo vissuto con Mourinho in panchina. Un’evidenza che a distanza di due mesi dall’addio all’allenatore portoghese, è lo stesso capitano a confermare: «Adesso sono sempre al centro del gioco. E per esprimermi al meglio, devo essere libero in mezzo al campo. Trovare la giusta posizione, scegliere io il momento della giocata. Questo è quello che mi è mancato nell’ultimo anno e mezzo. Sono contento di averlo ritrovato. Grazie al mister. E a questa società che ci è vicina e tiene a che noi stiamo bene».
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