Lorenzo Pellegrini

(La Repubblica – F. Ferrazza) Complicato staccarsi dal malessere di parte della tifoseria. La Roma riparte dalla contestazione di domenica scorsa per la sconfitta contro la Sampdoria, da quei fischi assordanti, seguiti dai cori contro i calciatori, apparsi un po’ spiazzati dalla presa di posizione dello stadio. In particolare della Sud, che prima della gara aveva pesantemente contestato anche Pallotta e la società. «Col Verona dobbiamo vincere a tutti i costi e senza alibi perché siamo dei professionisti – l’unica via possibile indicata da Pellegrini – vincere aiuta a vincere e ci manca tanto». I giallorossi non riescono infatti a conquistare i tre punti da ben sette turni (ultima volta contro il Cagliari il 16 dicembre), dato che diventa ancora più inquietante se si cerca l’ultimo successo in trasferta: si risale al 5 novembre, due mesi e mezzo fa, alla gara di Firenze vinta 2-4.

«La nostra stagione non è come tutti la descrivono – continua Pellegrini a Sky – è un momento delicato, ma siamo agli ottavi di Champions e in campionato dobbiamo pensare partita per partita, cercare di vincere tutte quelle che restano e magari a fine campionato qualcosa avremo recuperato». Nel centrocampo che domani alle 12.30 verrà schierato da Di Francesco, l’ex Sassuolo potrebbe insidiare il posto a Strootman, mentre De Rossi si riprenderà la maglia da titolare e una leadership che sembra esser mancata nelle partite che il capitano giallorosso è stato costretto a saltare per i guai al polpaccio. È invece stato accolto come un eroe in Russia, Totti, sbarcato insieme ad altre stelle del calcio per partecipare al “Giubileo delle Leggende”, il secondo torneo che lo vedrà scendere in campo oggi, dopo quello in Georgia.



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