L’ era post-Pjanic e iniziata. Pallotta e tornato negli States senza aggiungere commenti, la Roma prova a guardare avanti e rialzarsi da una brutta botta: il bosniaco, salvo clamorose sorprese, verra ceduto alla Juventus, non certo il modo migliore per tentare il sorpasso ai campioni. Non è stata una scelta vera e propria ma un obbligo. Pjanic si e accordato da tempo con la Juve, mentre gli altri club, dal Psg al Bayern, non sono mai andati a fondo. E dopo l’infortunio di Rüdiger, il sacrificio del bosniaco e necessario per aggiustare il bilancio entro il 30 giugno ed evitare le pesanti sanzioni dell’Uefa. Se pure avesse voluto evitarlo, la Roma non avrebbe comunque potuto trattenere Pjanic: la clausola rescissoria inserita a latere dell’ultimo contratto rinnovato con i giallorossi ha consentito al bosniaco di decidere il suo futuro. E così e stato.

Da ieri sono noti anche i dettagli della scrittura privata tra il calciatore e il club di Pallotta, depositata in Lega come parte integrante dell’ accordo sottoscritto il 10 maggio 2014: a Miralem spetterebbe il 20% dei 38 milioni fissati della clausola da esercitare entro il 16 agosto. Se la Roma non si fosse qualificata alla fase a gironi della scorsa Champions League, dai 7.6 milioni si sarebbero dovuti sottrarre 500mila euro, una condizione cancellata in caso di esercizio successivo della clausola ma entro il 2017: in quel caso a Pjanic sarebbe andato comunque il 20% senza sconti e alla Roma i restanti 30.4 milioni di euro. In realtà nelle casse di Trigoria entreranno 32 milioni, visto che il giocatore ha rinunciato a una parte della percentuale spettante, circa il 15%, che la Juventus gli spalmera nei cinque anni di contratto da quasi 6 milioni netti compresi i premi, risparmiando pero 6 milioni sul prezzo del cartellino. Ieri sono circolate anche dichiarazioni di unpresunto portavoce di Mire («La Juventus ha attivato la clausola da 38 milioni ed entro la prossima settimana ci sara l’annuncio»), smentite in serata dal calciatore: «Se ci sara bisogno di annunciare qualcosa lo farà il presidente della Roma».

In ogni caso entro pochi giorni si chiuderà ufficialmente questa storia (si attende la formalizzazione della proposta da parte della Juve), intanto Sabatini si e rimesso al lavoro per far tornare il sorriso a Spalletti e ai tifosi. La conferma di Nainggolan rimane una priorità ma il centrocampo cambierà comunque. La Roma ritiene sufficiente il recupero pieno di Strootman, il rientro di Paredes e l’acquisto di Gerson per colmare le perdite di Pjanic, Keita e Uçan, però è noto che sul regista argentino di ritorno dall’Empoli ci sono offerte, soprattutto da Spagna e Inghilterra. Se parte Paredes, serve un mediano con piedi buoni e geometrie, Sabatini lo ha individuato da tempo in Borja Valero. I primi contatti non sono andati a buon fine, visto che la Fiorentina vuole monetizzare la sua eventuale partenza con un prezzo fissato sopra i 20 milioni e il ragazzo non ha molta voglia di lasciare Firenze. II fronte può diventare caldo a breve, soprattutto se dovesse concretizzarsi it ritorno di Ljajic in viola. Altri candidati in corsa: Wijnaldum, Witsel e Vazquez, offerto il baby Oliver Torres dell’Atletico. La vera rivoluzione sara in difesa. Mentre si avvicina il rinnovo del prestito di Szczesny, con l’Arsenal disposto a pagare ancora una parte (stavolta minima) dello stipendio, la Roma ha quasi perso le speranze di confermare Digne, ecco perchè Sabatini ha praticamente chiuso l’acquisto dall’Empoli di Mario Rui: 3 milioni di prestito, 6 di riscatto obbligato e fumata bianca prevista la prossima settimana. Nel frattempo nuovo sondaggio per Masuaku dell’Olympiacos. A destra si cerca la riserva di Florenzi e al momento e stato bocciato Van der Wiel mentre resta nel mirino Caceres. Aspettando Rüdiger, al centro serve un titolare da affiancare a Manolas: prende quota Nacho, per il quale il Real e disposto a ragionare sul prestito dopo aver chiesto 12 milioni.

(Il Tempo – A. Austini)



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