Rassegna stampa
Peres e Karsdorp, gli esterni smarriti rigenerati da Fonseca
ULTIME NOTIZIE AS ROMA KARSDORP BRUNO PERES – L’esplosione di Mkhitaryan, la conferma di Pedro o il recupero ad alti livelli di Pellegrini sono solamente la punta dell’iceberg, ma il lavoro che in questa prima fase di stagione ha portato avanti Paulo Fonseca è molto più profondo di quello che si vede in superficie, riferisce il Corriere della Sera.
Tra i principali meriti del tecnico portoghese, infatti, c’è quello di essersi preso il rischio di rilanciare alcuni calciatori che sembravano persi per la causa romanista. Bruno Peres e Rick Karsdorp, ad esempio, sono stati sul mercato fino all’ultimo minuto disponibile, così come Federico Fazio e Pau Lopez: tutti loro, insieme a Bryan Cristante, sono invece oggi più che delle valide alternative.
I primi due sono ormai dei titolari a tutti gli effetti e si dividono la fascia destra, rimasta orfana di Florenzi, con un Santon sempre alle prese con i soliti problemi muscolari e ora fermo a causa del coronavirus. Soprattutto la loro rinascita è il manifesto del lavoro di Fonseca e di quello che chiede la società: rivalutare il patrimonio tecnico, e allungare la rosa a disposizione per evitare di dover tornare sul mercato.
Cristante è quello che nel basket si chiamerebbe «sesto uomo»: è il primo ricambio, un calciatore fondamentale dal punto di vista tattico perché può giocare praticamente in tutti i ruoli, dal centro della difesa fino alla trequarti, e può consentire alla squadra di cambiare modulo in corsa senza ricorrere alle sostituzioni. È stato il capitano in Europa League, e anche se non sempre il suo rendimento è stato sufficiente, Fonseca ha grandissima fiducia in lui.
In coppa è tornato anche Pau Lopez, riacquistando un po’ di quella fiducia che aveva perso, insieme alla titolarità della porta romanista. Anche lo spagnolo è stato ad un passo dalla cessione, ma poi è rimasto per giocarsi il posto con Mirante, con il quale si sono ribaltati i ruoli. Ora è Pau a doversi far trovare pronto all’occorrenza: lo ha fatto in Europa League ma anche domenica scorsa contro il Genoa, per la felicità di Fonseca che può tornare a fare affidamento su due titolari, e della società che, nel peggiore dei casi, a giugno potrà recuperare buona parte dei 23 milioni di euro pagati al Betis.
Sulla professionalità di Fazio, ora fermo per il Covid, mai stati di dubbi. L’argentino era finito fuori rosa ed era praticamente stato ceduto alla Sampdoria, ma poi è saltato tutto per il prolungarsi della trattativa Smalling. Quando Fonseca ha avuto bisogno di lui, si è fatto trovare pronto.
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