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Peres scala un po’ di Roma. C’è Under: lo manda… Erdogan
Ad essere il migliore in campo forse non ci è neanche più abituato, vista la brutta stagione da cui viene e quelle amnesie difensive che proprio non riesce a mettersi alle spalle. Ieri, però, Bruno Peres una piccola rivincita se l’è presa. O quanto, meno, è ripartito, diciamo così. «Ma io ancora non sono soddisfatto – dice lui a fine gara –. Questa è sicuramente la strada giusta, ma voglio crescere ancora, ci sono tante cose dove devo migliorare. Per questo ritiro diciamo che sono felice così».
IL TERZINO BRASILIANO – Anche perché il titolare a destra per ora è lui, in attesa che faccia il suo rientro l’olandese Karsdorp, cosa che però non avverrà prima di metà agosto. Così il brasiliano ha almeno un mese per continuare a giocarsi le sue chance. Come ieri, appunto, quando Di Francesco dalla panchina suggeriva alla squadra di giocare proprio su Peres. «Mi ha dato fiducia per fare l’uno contro uno, è la mia forza, ho sempre saltato l’uomo ed è questo che devo fare – continua il brasiliano –. Devo puntare l’uomo e creare lo spazio per i miei compagni che vengono da dietro per fare gol. Sarà una stagione importante, di questo ne sono certo». E il gioco di Di Francesco sembra calzargli addosso a pennello. Se poi migliorerà anche la fase difensiva, chissà che non diventi un giocatore completamente diverso da quello ammirato (si fa per dire) nella scorsa stagione.
IL GIOVANE TURCO – Intanto, però, ieri è sbarcato a Roma anche un altro esterno. Questa volta offensivo, il turco Cengiz Under. Bruno Peres giocherà sulla sua stessa fascia ed è facile pensare che i due dialogheranno spesso e volentieri. Under è stato salutato dal suo club, l’Istanbul Basaksehir, con una conferenza stampa di addio. «La Roma è uno dei più grandi club d’Italia e sia Monchi sia Di Francesco puntano sui giovani – ha detto lui prima di sbarcare nel pomeriggio a Fiumicino, nel giorno del 20° compleanno –. Prima di me c’era Salah, ora El Shaarawy e Perotti. Lavorerò per contendergli il posto e diventare titolare». In realtà, Under giocherà a destra, sull’altra fascia. E, ad oggi, è già il titolare, in attesa del «campione». Chiusura con un aneddoto. «Mi ha chiamato Erdogan, mi ha detto che tutta la Turchia è con me». E allora chissà che la Roma non guadagni anche una fetta di tifo altrove. E magari anche uno sponsor, vedi mai…
(Gazzetta dello Sport – A. Pugliese)
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