Eusebio Di Francesco

(Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli) Ritrovarsi nove giorni do­po la sconfitta contro l’Atalanta, le discussioni tra compagni in campo e nello spogliatoio, le parole del presi­dente Pallotta (poi rettificate) che hanno mandato su tutte le furie gran parte dei tifosi, e quelle di Di Francesco, che in­vece erano rivolte alla «positi­vità e all’equilibrio». La Roma torna ad allenarsi stamattina a Trigoria alle 10, nel pomerig­gio ci sarà un’altra seduta, ma nessuno può sapere come si ri­troveranno allenatore e gioca­tori. Ci sarà la prova del peso, classica in questi casi, verranno sistemate alcune situazioni fi­siche (il polpaccio di De Rossi, forse anche il ginocchio di Florenzi, che non era al massimo il 6 gennaio), ma soprattutto Di Francesco dovrà essere un bra­vo psicologo ed entrare nella testa dei suoi calciatori. Con la speranza che l’aria di mare (Maldive o Dubai che fosse) gli abbia dato una mano.

DISCORSO – Sicuramente l’alle­natore parlerà alla squadra, vi­sto che dopo la sconfitta con l’ Atalanta non ha avuto modo di farlo. Monchi, invece, dovrebbe affacciarsi, ma discorsi simili a quello post Capodanno non sono in programma. Sarà Di Francesco a tracciare la linea e senza la coppa fino a fine febbraio si aspetta una qualità maggiore negli allenamenti. Ci sarà tempo per recuperare, ci sarà tempo per provare e ripro­vare i movimenti e da questo si ripartirà oggi. Anche perché l’avversario di domenica, l’In­ter a San Siro, impone subito una ripartenza forte.

CALENDARIO – Poi, sulla carta, la Roma avrebbe pure un po’ di partite più agevoli, senza scon­tri diretti, ma nell’ultimo perio­do ha perso punti contro Ge­noa e Chievo, oppure è stata eliminata dal Torino, tanto per fare qualche esempio, e quindi guai a sottovalutare i prossimi avversari. Detto dell’Inter e della sfida di Marassi contro la Samp di mercoledì 24, la Roma domenica 28 avrà di nuovo la squadra di Giampaolo all’Olim­pico, mentre il 4 febbraio, alle 12.30, andrà a Verona in casa dell’Hellas. La settimana suc­cessiva arriverà il Benevento, poi sabato 17 partita complica­ta a Udine. Queste settimane, in attesa del Milan (25 febbra­io, quattro giorni dopo l’andata contro lo Shakhtar) diranno tanto, se non tutto, della sta­gione della Roma: salutata la Coppa Italia, l’obiettivo è arri­vare almeno tra le prime otto d’Europa e tra le prime 4 d’Ita­lia. Per farlo, in questo mese e mezzo sarà vietato perdere ter­reno.

I TIFOSI – Dovranno essere i gio­catori a trascinare i tifosi, per­ché senza big match in pro­gramma, a parte lo zoccolo duro del tifo della Sud, sembra difficile immaginare un Olim­pico pieno con tante notturne e con la lotta scudetto sfumata via. La Roma è a 11 punti dalla Juve e a 12 dal Napoli, deve re­cuperare una partita, ma il di­stacco è comunque importan­te, anche perché ha perso en­trambi gli scontri diretti. Ripar­tire senza possibilità d’errore è praticamente obbligatorio, far­lo con i tifosi accanto sarebbe fondamentale. Chissà se oggi, parlando alla squadra, Di Francesco ricorderà anche questo



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