Rassegna stampa
Petrachi sospeso, Roma senza pace
NOTIZIE AS ROMA PETRACHI – Non ci si annoia mai a seguire le vicende della Roma. L’ultima puntata di una telenovela non proprio divertente è la sospensione del direttore sportivo Gianluca Petrachi, decisa ieri dopo che lo stesso aveva seguito a bordo campo l’allenamento mattutino della squadra.
Sospeso e non licenziato, una roba mai vista, che ora può portare a due soluzioni: un accordo sulla buonuscita con separazione consensuale, oppure una causa in tribunale che potrebbe partire da ambo le parti.
Pallotta, che già da tempo aveva scaricato il diesse, ha rotto gli indugi dopo aver ricevuto da Petrachi un sms di insulti (scritto in italiano) venerdì scorso e ha deciso di affidare la squadra direttamente a Guido Fienga, come annunciato dal comunicato ufficiale del club. Il Ceo, che ha rapporto diretto con i giocatori e Fonseca e ormai da mesi si occupa anche di calciomercato, è quindi il nuovo plenipotenziario di Trigoria. Sarà affiancato nell’attività di direzione sportiva da Morgan De Sanctis, che ha il patentino da diesse ed è quindi autorizzato anche a svolgere le funzioni burocratiche: ieri il dirigente abruzzese era segnalato a colloquio con l’agente Alessandro Moggi, figlio di Luciano. Ovvero il nemico storico di Franco Baldini, che continua da Londra a trattare giocatori della (e per la) Roma in Inghilterra.
Petrachi era ormai un uomo solo, si è sentito fatto fuori dalla strategie, invaso nel suo campo e anche negli ultimi giorni ha continuato a sbottare a destra e sinistra, ma non ha intenzione di dimettersi e di lasciare sul tavolo il contratto da 1.2 milioni netti a stagione per altre due stagioni. In meno di un anno si è ritrovato contro diversi giocatori, in parte Fonseca che non gradiva le sue intemerate negli spogliatoi, gli altri dirigenti, la proprietà e persino i collaboratori che si era portato dietro da Torino: il segretario Longo, con cui ha litigato dopo una conferenza stampa in cui attaccò i media, e lo scout Cavallo restano per ora in sella. Ma è evidente che questa è una situazione transitoria, in attesa della cessione del club: Pallotta continua a cercare acquirenti negli Usa, Friedkin, seppur irritato, è ancora alla finestra.
(Il Tempo)
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