Niccolò Pisilli, Paulo Dybala

AS ROMA NEWS PISILLI – Cinque allenatori e una base comune, la convinzione di avere un gioiellino tra le mani. Il primo ad accorgersene è stato José Mourinho (che lo ha fatto esordire e con cui ha segnato il suo primo gol “vero”, allo Sheriff Tiraspol), l’ultimo Claudio Ranieri, che quando non ce l’ha avuto ne ha sentito la mancanza, scrive La Gazzetta dello Sport.

In mezzo Daniele De Rossi, Ivan Juric e Luciano Spalletti, che lo scorso 10 ottobre lo ha fatto esordire in maglia azzurra proprio a casa sua, contro il Belgio, allo stadio Olimpico. Cinque allenatore che Niccolò Pisilli ha stregato in poco più di un anno, da quando ha deciso di affacciarsi al grande calcio per prendersi la scena e colorarla a modo suo.

«Io provo a dare sempre il cento per cento in campo, questa è la cosa principale», ha detto Pisilli sabato sera, subito dopo Roma-Lecce, dove ha segnato il suo secondo gol stagionale. Una rete pesante, perché ha di fatto chiuso i conti, esattamente come pesantissima era stata anche quella realizzata al Venezia, che ha dato alla Roma una vittoria quel giorno quasi insperata. Niccolò sabato sera ha poi festeggiato con papà Francesco (un ex tennista che è stato anche classificato Atp) e il fratello Mattia, 22 anni, anche lui centrocampista e capitano del Palocco, campionato laziale di Promozione, attualmente fermo per squalifica.

E proprio a Casal Palocco Niccolò ha il suo eldorado, il mondo che lo coccola, a iniziare da mamma Valentina, che di professione fa la psicologa. «Lei mi dà tanti consigli, poi io sono molto curioso su determinate tematiche e lei me le spiega», dice lui. Che spesso e volentieri lo trovi a Le Terrazze, il centro commerciale del quartiere e magari a mangiare un boccone a La Locanda, il ristorante che è un po’ il centro di gravità dei giocatori romanisti che vivono in quell’angolo di paradiso verso il litorale romano.

Ma la vita di Pisilli è cambiata davvero il primo settembre, subito dopo il mercato. Perché fino al giorno prima la Roma aveva provato a darlo via, prima al Lecce (che però voleva un diritto di riscatto) e poi agli austriaci del Lask Linz (che avevano accettato il prestito secco). Ad opporsi fu De Rossi, che poi lo mandò in campo da titolare a Torino, contro la Juventus. Lì – di fatto – cambia la vita di Pisilli, che ora è pronto a prendersi la Roma. In attesa anche del rinnovo (oggi guadagna 70mila euro), che arriverà presto. Se lo merita.



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