A 37 anni, David Pizarro non ha placato la sua fame di calcio, tant’è che presto rimetterà gli scarpini: «Sì, ricomincio a giocare. Sto valutando offerte anche qui, ma in Italia tornerei di corsa. Il vostro campionato lo seguo sempre», ha dichiarato l’ex Roma in un’intervista rilasciata alla ‘Gazzetta dello Sport’.

Visto che è stato a Trigoria solo pochi giorni fa, a questo punto ci dica come va a finire il «suo» derby tra Udinese e Roma.
«Trasferta dura per la Roma. Non vedo pareggi: o vince l’una o l’altra. D’altronde il livello del campionato è sceso. Ai miei tempi anche le piccole avevano almeno un ottimo giocatore e prendere un punto fuori poteva andare bene; ora se non vinci sempre non va bene».

Come ha ritrovato la Roma?
«C’è armonia. Apparentemente avrebbe tutto per vincere. Spalletti poi è il numero uno per fare gruppo. L’ho trovato cambiato nella comunicazione: prima andava a testa bassa, ora la gestisce meglio. Il suo gioco, poi, è sempre bello».

Ma dice che gli manca un Pizarro: Paredes può farcela?
«È un ragazzo che potrà essere importante, però per come vogliono fare partire il gioco da dietro, la Roma ha bisogno di un giocatore: Verratti».

Con un investimento così Spalletti rimarrebbe in giallorosso?
«È una situazione complicata. Nel rispondere su un suo addio è stato onesto: lui è un professionista, ma è davvero attaccato alla Roma. Tante volte, quando mi veniva a trovare a Firenze, mi parlava della Roma. Si capiva che ci teneva a provare a vincere lo scudetto coi giallorossi».

I giocatori più forti che ha avuto come compagni?
«Figo, Veron, Yaya Touré e Totti».

A proposito, ma lei che ha capito: Totti smetterà a maggio?
«Macché. Per me continua».



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