L’ufficialità della cessione di Miralem Pjanic alla Juventus arriverà la prossima settimana. Con le firme sui contratti saranno rese note le cifre dell’operazione: tra la cessione con il pagamento della clausola rescissoria e una trattativa vera e propria con il d.g. bianconero Beppe Marotta, c’è, in casa romanista, tutta la differenza del mondo. Non tanto a livello economico, incassare 38 milioni e doverne girare 6 o 7 al calciatore o incassarne 30/32 senza la percentuale la differenza è poca, ma come immagine. Quello che gran parte della tifoseria (la notte scorsa fuori da Trigoria è stato esposto uno striscione di protesta) non perdona alla proprietà, è aver rinforzato l’unica squadra in Italia a cui Pjanic non doveva essere venduto. La cosa certa è che la Juventus, «nemica» sportiva della Roma, si è rivelata una sua grande alleata nel far quadrare i conti in vista della scadenza del 30 giugno. Per questo motivo una volta saltata la cessione già perfezionata di Ruediger — sarà operato oggi a Villa Stuart dal professor Mariani al legamento crociato anteriore del ginocchio destro — al Chelsea per oltre 25 milioni di euro, da Trigoria hanno dato il via libera a Pjanic per concretizzare un accordo che era già stato preparato nelle settimane scorse.
Troppo stretti i tempi per mettere in piedi una nuova strategia che non fosse quella di cedere un altro big. Escluso Manolas (per l’infortunio di Ruediger e per la clausola che obbliga la Roma a versare il 50% dell’incasso all’Olympiacos), restavano solamente Pjanic e Nainggolan: cedere il secondo, e poi rischiare di perdere il primo più avanti con la clausola, sarebbe stato un autogol clamoroso. Per questo ora l’obiettivo è blindare il centrocampista belga che, consapevole di trovarsi in una posizione di forza, ora bussa a soldi e apre al Chelsea. Cosa farà Pallotta? Il presidente è ripartito ieri pomeriggio da Ciampino, scuro in volto e senza rilasciare dichiarazioni sulla cessione di Pjanic. Era arrivato, domenica scorsa, annunciando la conferma di tutti i pezzi pregiati, e quindi anche di Nainggolan. Se la Roma dovesse perdere pure al belga, poi farebbe fatica a tranquillizzare Luciano Spalletti, che invece ha ricevuto garanzie negli incontri con la dirigenza. Per il momento il tecnico dovrà accontentarsi del probabile rinnovo del prestito di Szczesny, che quindi si giocherà il posto con il brasiliano Alisson. E dei possibili arrivi di Van der Wiel e Mario Rui, per cui è stato trovato un accordo con l’Empoli (3 milioni di prestito e 6 di riscatto), che va solo ufficializzato. A luglio, quando dal punto di vista contabile inizierà un nuovo anno.
(Corriere della Sera – G. Piacentini)
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