Quattro gol sono più che sufficienti per affondare la Sampdoria. Nainggolan (2), Dzeko ed El Shaarawy: la Roma raggiunge i quarti di finale della coppa Italia, dove ad aspettarla c’è il Cesena. Obiettivo raggiunto, serata archiviata senza spremere troppe energie, in attesa dell’arrivo del Cagliari, in campionato, domenica sera.

E chissà quanto hanno pesato sulle spalle dell’esordiente Mario Rui gli occhi dell’Olimpico. Esordiente di 19 gennaio? Ebbene sì, perché l’esterno sinistro giallorosso è sicuramente uno dei giocatori più sfortunati della storia romanista. Arrivato nella capitale da Empoli la scorsa estate — l’8 luglio in prestito oneroso per tre milioni, con obbligo di riscatto fissato a 6 — il ventiseienne portoghese non ha fatto neanche in tempo ad ambientarsi, che si è infortunato: a fine luglio, durante un allenamento a Boston, si è lesionato il crociato anteriore del ginocchio sinistro. Operazione e tutto il girone d’andata buttato in fisioterapia ed esercizi specifici. Ieri sera, all’Olimpico, la prima maglia giallorossa stagionale indossata, con addosso l’attenzione e l’affetto dei circa trentamila presenti, infreddoliti, ma raccolti intorno all’esordio del terzino, la cui attesa è stata riempita dalla crescita di Emerson. E Mario Rui sembra non vacillare più di tanto. Esterno sinistro di un centrocampo a cinque — ma anche della difesa che diventa a quattro quando Ruediger si allarga a destra — il giocatore si muove bene e dà la sensazione di stare bene dal punto di vista fisico. A sei mesi dal suo arrivo, Spalletti può finalmente contare sul terzino, arrivato per essere titolare e adesso alternativa in più all’interno di una difesa piuttosto trasformista.

Ma non è certo la difesa a impensierire il mercato romanista. Sull’argomento è ieri sera intervenuto il dg Baldissoni. «Follie di mercato? Le follie non si devono fare perché dobbiamo gestire responsabilmente la società, ma dobbiamo rinforzare la squadra. Sapendo che non è sufficiente portare un giocatore qualsiasi faremo il possibile con Massara per portare un giocatore funzionale». Funzionale rispetto all’identikit disegnato nei dettagli da Spalletti all’interno della conferenza stampa di presentazione della gara con la Sampdoria. Il tecnico vorrebbe un giocatore pronto e duttile, un attaccante esterno che possa anche far rifiatare Dzeko, oppure un centrocampista offensivo, che, all’occorrenza, possa muoversi davanti. La pista che porta a Defrel resta comunque in piedi, nonostante il Sassuolo abbia chiaramente fatto capire al ragazzo che preferirebbe non si muovesse in questa sessione di mercato.

(La Repubblica – F. Ferrazza)



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