«Odio la Juve da quando sono nato», questa frase ha fatto il giro del web negli ultimi giorni. A pronunciarla è stato Radja Nainggolan, il quale non è scampato agli “sciacalli” che lo hanno immortalato mentre ammetteva il suo disappunto che prova nei confronti dei colori bianconeri. Le critiche sono piovute, ma il Ninja ha risposto a queste con semplicità: scende in campo a Crotone con la fascia da capitano, risulta essere il migliore in campo, l’uomo squadra e il bomber. Bocca chiusa. Al termine della partita il belga non ha rilasciato dichiarazioni, ma a fare ciò ci ha pensato Spalletti: «Era facile prevedere questo tipo di reazione di Radja. Se la stimoli, la belva reagisce. Nainggolan è un top player, è stato voluto creare un caso, ma in quel video ha detto cose normalissime. In fondo, che ci tenga a stare alla Roma l’ha sempre dichiarato, non vuole andare da altre parti. Facciamo così, ora torniamo a casa e lui dorme con me nel letto matrimoniale».

«Lui e i suoi compagni devono sapere che vivono sotto i riflettori, – prosegue il tecnico – in una specie di Grande Fratello, ci sono telecamere che li riprendono ovunque, nella gestione di questo devono essere maturi». In mezzo al campo, è difficile trovare uno come il belga, che deve migliorare sotto l’aspetto umano lontano dal terreno di gioco. Da filmare e diffondere non sono le parole pronunciate nel mezzo di una tarda sera, ma la sua evoluzione come centrocampista, i suoi tackle che stanno divenendo sempre più un’opera d’arte. Dodici gol in campionato in 14 mesi, Spalletti lo ha trasformato. In estate chissà quante nuove proposte per il trasferimento arriveranno: «Se un calciatore importante della Roma manifesta un’antipatia sportiva verso una rivale che sta facendo grandissime cose – dichiara il ds Massara –, io ci vedo solo un sano spirito di rivalsa, ci vedo l’ossessione della vittoria».

(Gazzetta dello Sport)



FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

🚨SEGUICI IN DIRETTA🚨