«Non si può vincere contro questa Inter senza una grande mentalità». Alberto De Rossi rende onore agli avversari nella serata che incorona la Roma regina della Supercoppa Primavera. «Questa squadra è molto forte, spero diventerà fortissima e sento che ci riuscirà. Dedichiamo questa coppa alla nostra società, sono loro che mandano avanti tutto, non ce lo dobbiamo mai scordare».

L’ANALISI – Poi il tecnico analizza la partita che ha portato alla conquista del quinto trofeo da quando è seduto sulla panchina della Primavera giallorossa: «E’ stata una partita giocata in maniera molto attenta dai ragazzi; far tirare in porta solamente tre volte questa Inter è un merito di tutti, non solo della linea difensiva. Mister Vecchi avrà bisogno sicuramente di tempo – prosegue il tecnico di Ostia -, questa competizione è arrivata molto presto nella stagione e noi siamo un pizzico più avanti di loro». Il risultato è largo ma la partita è stata tirata per più di un’ora: «Siamo abbastanza maturi, tatticamente, ci sono tante cose da rivedere ma sono cose che con il tempo arriveranno. I ragazzi hanno risposto molto bene contro una squadra forte, messa con cinque difensori che non ti danno punti di riferimento. Loro sanno aprire molto bene il campo, hanno due attaccanti fortissimi. L’abbiamo preparata bene – conferma De Rossi -, abbiamo chiuso tutte le linee di passaggio. Sappiamo già leggere le partite, quando accelerare e quando rallentare».

APPLAUSI – Un plauso, il tecnico della Roma, lo concede anche a qualche singolo, ribadendo un concetto che gli sta particolarmente a cuore: «Keba, Tumminello e Soleri sono giocatori forti, la Primavera in questi anni sta cambiando e assomiglia sempre più a una seconda squadra che a un settore giovanile ma non far giocare i talenti per dare spazio alla tattica sarebbe sbagliato: li abbiamo, li facciamo giocare».

FORZA ALE – Un pensiero particolare alla fine della partita è stato rivolto da tutta la squadra ad Alessandro Florenzi: la vittoria è stata dedicata a lui, con tanto di maglia mostrata alla Tribuna Tevere: «L’infortunio di Alessandro è la testimonianza che la Roma è nata per soffrire – conclude il tecnico -, lo aspettiamo al più presto. Potrò riallenarlo visto che per riatletizzarlo passano tutti da noi: gli faccio il mio in bocca al lupo».

IL RIGORISTA E IL CAPITANO – La vittoria dei campioni d’Italia passa anche per i piedi di Riccardo Marchizza che ha sbloccato il risultato dal dischetto come successo anche nella partita di campionato: «Sapevamo che erano tosti da affrontare – le parole del numero 5 giallorosso -, siamo stati bravi perché dopo l’1-0 era importante tenere, faccio i complimenti a tutti i compagni perché uscire dal tunnel e vedere la Tevere piena ti fa tremare le gambe». Una felicità strabordante quella dei calciatori giallorossi che, dopo lo scudetto dell’anno scorso, ora ci prendono gusto: «L’Inter è un’ottima squadra, il risultato forse un è po’ bugiardo. Il primo tempo eravamo avanti solo 1-0 – le parole del capitano Eros De Santis -, loro spingevano e ci hanno messo in difficoltà. Poi nella ripresa siamo stati bravi noi a portare il risultato dalla nostro parte. Siamo felici ma questa stagione è ancora lunghissima: abbiamo il campionato, la Youth League e la Coppa Italia. Siamo pronti».

IL BOMBER – Entusiasta anche Marco Tumminello: «Sono contentissimo, ce la siamo meritati, il risultato lo dimostra, abbiamo messo tutte le energie. I due gol sono arrivati grazie alla squadra». L’attaccante sottolinea la grande prova di maturità: «Il mister ci dice di crescere, di non perdere mai colpi e di stare sempre uniti. Se la prima squadra chiama, sono sempre disponibile, ma la mia squadra è la Primavera, do tutto per questi colori».

(Corriere dello Sport – R. Maida)



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