Alberto De Rossi

(Gazzetta dello Sport) La Roma crolla, incassando sette gol da una spietata Atalanta. Al Tre Fontane la settima giornata di campionato la decide Musa Barrow, talento del Gambia classe ‘98. È proprio lui a firmare un poker che gli vale la testa dellaclassifica capocannonieri con 11 reti. Dopo la sconfitta di Firenze la Roma incassa il secondo k.o. consecutivo. È la sconfitta più ampia dell’era De Rossi, alla guida della Primavera dal 2003­-04. Magari è anche per questo che è scattato il silenzio stampa. «Oggi non vi riconosco più», ha strillato De Rossi ai suoi per tutto il match. Rimproveri ai quali hanno fatto eco i vari «ahò sveglia», «ma che state a fa’?», «dormimo?» e «non te pare vero che te sei fatto ‘na passeggiata», indirizzati dai tifosi giallorossi – in molti hanno lasciato lo stadio dopo il quinto sigillo di Bastioni – prima ai loro giocatori e poi a Barrow.

TESTA – Nonostante il rinvio della gara contro il Torino (da recuperare al Filadelfia il 7 febbraio), la Roma è apparsa stanca e ha commesso troppi errori. L’Atalanta è entrata subito in partita e ha dominato tutto l’incontro, evidenziando una superiorità fisica e tecnica quasi fuori categoria, prima con i gol di Barrow e poi con le firme di Bastioni(chiamato già in prima squadra), Nivozaki e Peli. L’unico segnale giallorosso è arrivato da Keba, che al 31’ della ripresa ha firmato di testa la sua terza rete stagionale. I bergamaschi con questi tre punti salgono al primo posto a quota 16 lunghezze, la Roma resta ferma a quota dieci. Riprendersi non sarà facile, ma va fatto in fretta: martedì a Roma arriva il Chelsea per la Youth League.



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