Diventa difficile non associare il mancato trasferimento di Gerson a Lilla al fatto che il brasiliano, oggi alle 14.30 al Tre Fontane, sarà in campo con la Roma Primavera nella partita contro il Pisa. «Mettere minuti nelle gambe» è la versione ufficiale del club, ma non si svela un mistero nel raccontare come la società sia rimasta molto male dalla mancata chiusura della cessione del centrocampista alla società francese. Un’operazione da 18 milioni di euro complessivi tra prestito e riscatto che avrebbe probabilmente cambiato il finale dell’ultimo giorno di mercato giallorosso. Gerson, volato a Lilla il 30 gennaio, la mattina successiva ha avuto una crisi prima della firma e ha mandato tutto all’aria. Che oggi pomeriggio metta minuti nelle gambe è certo, che sia l’ennesima tappa fallimentare di un ragazzo arrivato a Roma con l’etichetta del potenziale campionato lo è altrettanto. Lui che fa tornare in mente quella maglia da titolare del 17 dicembre a Torino contro la Juventus, nello scontro diretto al vertice: mossa a sorpresa di Spalletti, che da allora non ha concesso più spazio al brasiliano. Il Lille pareva aver messo d’accordo tutti. Ora toccherà ad Alberto De Rossi stimolare il centrocampista e riattivare un processo di crescita che tutti a Trigoria immaginavano più rapido.
De Rossi dovrà pure registrare il momento di forma di Clement Grenier, l’unico volto nuovo della Roma di gennaio, anche lui oggi atteso al Tre Fontane. Il francese ha vissuto gli ultimi sei mesi ai margini del Lione, impiegato molto spesso con la squadra B. «Non rientravo nei piani dell’allenatore – ha detto ieri presentandosi il centrocampista, maglia numero 7 –, poi c’era pure tanta concorrenza. Non ho mai davvero compreso il perché delle mie esclusioni, fisicamente stavo bene. Vorrà dire che dimostrerò al Lione che si è sbagliato sul mio conto». Di lui il d.s. Ricky Massara ha dichiarato: «Aggiunge qualità a un reparto che quantitativamente non era ricchissimo, soprattutto in vista dei tanti impegni che ci vedono in corsa». Spalletti assisterà con curiosità al match di oggi, prima di contare su Grenier già da martedì contro la Fiorentina. «La Roma è vicina alla Juventus, vogliamo superarla – ancora l’ex Lione –. Della squadra ho parlato sia con Pjanic sia con Yanga-Mbiwa, sapevo di arrivare in un grande club e ne ho avuto già la conferma. Ho tanta voglia di imparare da Totti. E mi piace calciare le punizioni». Vicino a lui avrà anche un argentino, Matias Nani, difensore classe 1998 che da inizio stagione si allena a Trigoria: è stato finalmente tesserato, di lui De Rossi ha detto «ci crediamo, è un giocatore di prospettiva».
(Gazzetta dello Sport)
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