ULTIME NOTIZIE AS ROMA MOURINHO – Comincia oggi la stagione della Roma. Già ieri a Trigoria sono arrivati a Trigoria tutti quei calciatori che non hanno disputato gli Europei e che non sono stati richiamati per anticipare l’inizio del lavoro: si sono affacciati nel centro sportivo giallorosso per i primi controlli e per sottoporsi ai tamponi per il Covid, scrive il Corriere della Sera.
Solo stamane, però, per tutti i calciatori cominceranno i test atletici in palestra, che dureranno fino a giovedì: i giallorossi non lavoreranno tutti insieme ma saranno divisi in gruppetti; arriveranno scaglionati in orari diversi e saranno sottoposti ai test separatamente.
Il primo allenamento vero e proprio ci sarà giovedì pomeriggio agli ordini di José Mourinho, dopo la presentazione dello stesso tecnico in programma alle ore 13.30 alla Terrazza Caffarelli, in Campidoglio.
In attesa di dare un’accelerata sul mercato per dare al tecnico almeno un paio dei «regali» chiesti – Rui Patricio e Xhaka, che probabilmente verranno a Roma per le visite mediche e poi ripartiranno per un periodo di vacanza post Europei – Pinto ha definito la ristrutturazione dell’area scouting, un settore che il g.m. ritiene strategico per la crescita e lo sviluppo del club.
La struttura non avrà un capo, ma tutti gli scout faranno riferimento direttamente a Pinto, che anche nella sua precedente esperienza al Benfica ha fondato tutto il suo lavoro sul gruppo e sulla collaborazione tra vari reparti: per questo saranno coinvolte anche altre aree della parte sportiva, come i match analyst o lo staff tecnico. L’area scouting sarà composta da José Fontes (ex Leicester), Mauro Leo (ex Juventus e Inter), Javier Weimar (ex Racing Avellaneda e Bayer Leverkusen), Alessio Scarchilli, che già negli ultimi anni aveva collaborato con l’area scouting oltre ad Enrico Paresce, classe ’86 ex calciatore cresciuto nel settore giovanile giallorosso ed ex responsabile dell’area scouting dello Spezia: tutti lavoreranno direttamente a Trigoria.
Un team che Tiago Pinto ha cominciato a formare qualche mese fa, con delle competenze specifiche che dovrebbero riuscire a sintetizzare al meglio le due filosofie dello scouting: da una parte la vecchia scuola dell’osservazione diretta dei calciatori, dall’altra invece l’approccio decisamente più moderno dell’analisi dei dati.
L’obiettivo è la ricerca dei talenti, ma anche di calciatori funzionali in ruoli specifici, da scovare nei mercati tradizionali e in quelli emergenti: se da questo metodo di lavoro dovesse uscire fuori il nuovo Kantè, che fino a 6 anni fa giocava nella seconda divisione francese, l’obiettivo sarebbe raggiunto. E soprattutto, sarebbe un «regalo» ancora più gradito, proprio perché inatteso, per Mourinho.
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