Sardar Azmoun

AS ROMA NEWS LISTA UEFA EUROPA LEAGUE – La premessa, doverosa ma scontata quando c’è di mezzo l’unico allenatore capace di vincere tutte le coppe europee, è che, indipendentemente dalla lista, José Mourinho farà di tutto per regalare alla Roma la terza finale di fila. Dopo Tirana e Budapest, Mou vuole portare i romanisti a Dublino e questa è la condizione imprescindibile per spiegare quanto segue, scrive il Corriere dello Sport.

Perché per la Roma il cammino europeo non sarà facile. Intanto perché per le prime quattro giornate non avrà Mourinho in panchina: tornerà contro il Servette, in Svizzera, il 30 novembre. E poi perché nell’elenco Uefa potrebbe non avere due nuovi acquisti e gli indiziati sembrano essere Kristensen e Azmoun.

Sono ore intense a Trigoria perché l’elenco va presentato entro la mezzanotte di oggi e vanno fatti calcoli precisi, dettagliati, senza sbagliare nulla. Lo scorso inverno, ad esempio, ci fu qualche intoppo che portò all’esclusione di Solbakken, appena preso, e all’inserimento di Zaniolo, poi venduto di lì a pochi giorni. Quell’errore, oggi, è una fortuna perché nel bilancio tra entrate e uscite si possono mettere sia il costo del cartellino sia l’ingaggio di Nicolò. In queste ore Pinto, il suo staff e gli uomini e le donne dei conti di Trigoria stanno lavorando, ma è verosimile immaginare che con ogni probabilità saranno l’ex Leeds e l’iraniano i sacrificati.

Nel dettaglio: rispetto alla lista presentata lo scorso febbraio (da 20 giocatori in fascia A) usciranno in 7. Ibañez, Matic, Camara, Zaniolo e Wijnaldum, tutti ceduti o tornati ai club di appartenenza. A loro vanno aggiunti gli infortunati di lungo corso Abraham e Kumbulla. Sette, stesso numero, i nuovi arrivi: N’Dicka, Kristensen, Renato Sanches, Paredes, Aouar, Azmoun e Lukaku. Sulla carta il calcolo sarebbe semplice: sette entrano, sette escono.

Ma la realtà è più complicata e i numeri esatti sono conosciuti solo dalla Roma: bisogna, infatti, calcolare il costo dei cartellini, gli ammortamenti, gli stipendi e le eventuali commissioni. Bisogna poi considerare i costi virtuosi e anche gli accordi precisi tra la Roma e la Uefa nell’ambito del Fair Play finanziario. Per tutte queste condizioni il club giallorosso rischia seriamente di poter inserire solamente cinque nuovi calciatori. E i sacrificabili sarebbero Kristensen, avendo la Roma altri due terzini destri, e Azmoun che in attacco non è la prima scelta.

In lista A, quindi, la Roma avrebbe: Rui Patricio, Karsdorp, N’Dicka, Smalling, Aouar, Paredes, Llorente, Celik, Renato Sanches, Lukaku, Dybala e Svilar. Come giocatori di formazione italiana (ne servono almeno quattro): Cristante, Mancini, Spinazzola, Belotti e El Shaarawy. Come giocatore di formazione locale il solo Lorenzo Pellegrini: questo costringerà la Roma, come a febbraio, a ridurre il numero di giocatori in lista, anche perché Zalewski, Bove, Boer e Pagano saranno in lista B, quella cioè dedicata ai ragazzi nati dopo il primo gennaio 2002.

L’auspicio, a Trigoria, è che, al contrario dello scorso inverno, stavolta la sorpresa sia positiva che nella gestione dei costi si riesca a far entrare qualche giocatore in più. Ma ieri filtrava preoccupazione, in questo senso, perché la Roma rischia di iniziare il cammino europeo, giovani compresi, con 22 giocatori “veri”. A febbraio erano 24 e due pedine in meno, considerando che si giocherà sempre e considerando tutti quei calciatori che faticano a fare tre partite in una settimana, rischiano di essere già un fardello pesante.



FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

🚨SEGUICI IN DIRETTA🚨