Diego Perotti e Radja Nainggolan

(Il Messaggero – S. Carina) L’uomo della Provvidenza prenota un altro gol. Perché Perotti segnerà anche poco ma quando lo fa lascia sempre il segno. Chiedere per informazioni a chi si occupa delle casse della Roma, quanto hanno pesato le due reti al Genoa (lo scorso 28 maggio in pieno recupero) e al Qarabag che hanno garantito l’accesso diretto alla Champions e la qualificazione agli ottavi. Nell’attesa, ve lo anticipiamo: 43 milioni. Ça va sans dire che il rinnovo a 3 milioni netti a stagione fino al 2021, sottoscritto nei mesi scorsi, è venuto quasi in automatico. Strana la storia di Diego, giocatore sublime con la palla tra i piedi ma che poi quando vede il portiere avversario tende spesso e volentieri a smarrirsi. Eppure, quando c’è bisogno del gol pesante, Perotti risponde sempre presente. Domani (è diffidato) le motivazioni non mancheranno.

IL COLPO DI TAISON – Tra l’altro l’argentino ne ha una in più, perché la gomitata che Taison gli rifilò all’andata, non se l’è proprio dimenticata. E ora vuole replicare sul campo, tecnicamente, regalando alla Roma i quarti ed eliminando il brasiliano, che potrebbe ritrovarsi avversario ai mondiali. Sì perché l’ex genoano di andare in Russia ormai ci spera. Il ct Sampaoli lo ha convocato anche per le prossime due amichevoli della Selección e presentarsi con il biglietto da visita di militare tra le prime 8 squadre in Europa, non sarebbe male: «Lottare per un posto nella Coppa del mondo è qualcosa di cui sono orgoglioso e darò tutto. Andare in Russia sarebbe un sogno, come superare il turno di Champions», ha confidato nei giorni scorsi a Radio Oral Deportiva.

INSOSTITUIBILE – Per averlo al massimo, Di Francesco contro il Torino gli ha concesso un turno di riposo. Domani, però, tocca nuovamente a lui che con l’esplosione di Under ha accelerato nel ballottaggio a sinistra con El Shaarawy. Ormai è tornato ad essere il titolare indiscusso. Anche se, nelle gare che contano, quelle con coefficiente di difficoltà alto per intenderci, Perotti in realtà non è mai entrato realmente nelle rotazioni. Controllare per credere: andata con lo Shakhtar, Napoli, ancora domani. Ma anche Chelsea andata e ritorno, Atletico Madrid, Qarabag all’Olimpico, Inter, Juventus e ancora Napoli nella prima parte della stagione. Della serie: quando serve, Diego c’è sempre.



FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

🚨SEGUICI IN DIRETTA🚨