Bryan Cristante e Lorenzo Pellegrini

NOTIZIE AS ROMA CRISTANTE PELLEGRINI – A Eusebio Di Francesco lo attende un lavoro non banale per ricostruire psicologicamente un tris di giocatori che questo inizio di stagione ha messo in crisi. Senza bisogno di stenderli sul lettino, l’allenatore si dovrà occupare di Lorenzo Pellegrini, Bryan Cristante e Robin Olsen, usciti un po’ destabilizzati dall’inizio di stagione, compresa la parentesi delle nazionali.

I due centrocampisti azzurri, tornati ieri, stanno infatti facendo fatica a mettere in mostra quelle qualità che hanno nel loro bagaglio. Pellegrini ad esempio, su 5 partite stagionali, ha giocato solo i primi tempi contro l’Atalanta e la Polonia, venendo sostituito in entrambi i casi nell’intervallo dopo due prove deludenti. Non è un mistero che a gennaio valuterà il suo minutaggio e, nel caso fosse modesto, potrebbe pensare anche al divorzio. Anche Cristante, delle 5 partite stagionali finora disputate, è partito titolare solo due volte (Atalanta e Portogallo), non brillando in nessuno dei due casi e finendo sostituito.

Uno come lui è da rigenerare in fretta pena polemiche, perché la Roma deve senz’altro evitare investimenti non convincenti. Chi è sempre stato titolare e non sempre criticato è stato Olsen. Il portiere svedese, però, a Roma paga di non sembrare all’altezza di quella specie di superman di nome Alisson (le prestazioni in effetti sono parse più modeste) e in Patria non avere brillato neppure due giorni fa contro la Turchia, che ha vinto in trasferta 2-3. Anche i media svedesi lo hanno crocifisso. Morale: urge che riacquisti fiducia in se stessi per poterne dare alla squadra. La Roma non aspetta altro. Toccherà a «Sigmund» Di Francesco liberare lui e gli altri dalle ansie.

(Gazzetta dello Sport – M. Cecchini)



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