«Dobbiamo dimostrare di essere più forti del Lione e con il pubblico presente all’Olimpico sarà sempre tutto più facile». Basterebbe il sorriso di Edin Dzeko a spiegare la semplicità e l’importanza di un concetto che a Trigoria, mai come in questo momento, viene ritenuto fondamentale.
Per accompagnare la squadra verso l’impresa, la mobilitazione del club giallorosso continuerà a spingere sull’acceleratore fino a questa sera, nella speranza che il fattore Olimpico riesca (per la prima volta in stagione) ad aiutare la Roma verso la rimonta necessaria al passaggio del turno in Europa League. La risposta della tifoseria ha registrato un’impennata soprattutto nella giornata di ieri sfiorando quota 35.000 biglietti venduti: in attesa delle ultime ore dedicate alla vendita libera, la proiezione potrebbe quindi superare le 40.000 presenze.
Numeri sicuramente positivi considerando le «tristi» previsioni iniziali, scenario che ha convinto la società ad accettare qualsiasi tipo di aiuto in grado di migliorare l’atmosfera dell’Olimpico. Senza battere ciglio, è stata accolta favorevolmente la proposta di Sky pronta a concedere ai propri abbonati uno sconto del 50% sui biglietti di Tribuna Tevere e Tribuna Monte Mario. Inoltre nella serata di ieri la tv satellitare ha ufficializzato la decisione di cancellare la programmazione in chiaro dell’incontro sul canale Tv8, dove verrà trasmessa la «diretta gol» di tutte le sfide di Europa League e solo a mezzanotte e mezza la differita di Roma-Lione.
Un motivo ulteriore per spingere il tifoso romanista allo stadio, con l’obiettivo del passaggio del turno dell’unica squadra italiana rimasta in gara nella competizione (trasmessa in esclusiva criptata da Sky). Il cerchio delle opzioni quindi lascerà soltanto due possibilità: guardare la partita sulla piattaforma satellitare o acquistare un tagliando per assistere allo spettacolo dal vivo. L’aumento dell’afflusso previsto rispetto alla media stagionale registrata in stagione è diventato oggetto di valutazione anche da parte delle istituzioni, pronte ad applicare il piano sicurezza studiato ieri durante l’ultimo tavolo tecnico organizzato dalla questura capitolina. Mille agenti delle forze dell’ordine seguiranno il passo dei circa 400 ultras del Lione (700 i tifosi francesi che hanno acquistato un biglietto per il settore ospiti) già sbarcati nella capitale. Le bonifiche e i controlli del caso riguarderanno le zone limitrofe allo stadio e l’intera area del centro città, la più soggetta a danneggiamenti causati dal possibile contatto tra frange delle due tifoserie. Attraverso l’aiuto e la collaborazione della Polizia francese, si tenterà di eliminare ogni rischio di vendette o ritorsioni dopo le rappresaglie che si sono verificate a Lione (lanci di bottiglie e fumogeni interrotti soltanto dall’intervento delle forze dell’ordine) prima e dopo il match di andata.
Per questo è già stata organizzata una fitta rete di controllo sulle aree ritenute «pericolose» e in giornata verranno innalzate le misure di sicurezza nei pre filtraggi ai caselli autostradali e nelle stazioni Termini e Tiburtina. Passaggi obbligati e diventati ormai una consuetudine dopo l’applicazione della regolamentazione an- ti violenza europea introdotta negli ultimi anni dal Uefa.
(Il Tempo – A. Serafini)
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