Romelu Lukaku

AS ROMA NEWS JUVENTUS – Peccato. Perché la Roma vista ieri all’Allianz Stadium non meritava di perdere. E invece, la legge del corto muso punisce ancora. È bastata la solita (ormai siamo a quota sei in stagione) amnesia a inizio secondo tempo, per cancellare una prova solida, di sostanza, e perché no di personalità che questa squadra non sempre lascia intravedere, scrive Il Messaggero.

Gli errori a Torino però si pagano cari. Soprattutto per i giallorossi che con quello di ieri hanno rimediato 13 ko (coppa Italia compresa) nelle ultime 15 uscite esterne con la Juve. Una sconfitta che non pregiudica la corsa ad un posto in Champions, lontano ora 5 punti, ma che alimenta perplessità sul rendimento esterno della squadra: 8 punti in 9 gare (con appena 5 successi nell’anno solare lontano dall’Olimpico, coppe comprese). O si cambia passo oppure non si va lontano.

L’approccio alla gara della Roma è quello giusto. La gara diventa subito molto tattica. Allegri chiede a McKennie di accentrarsi ed è proprio il movimento dello statunitense che la Roma non legge a dovere. Ndicka sale sempre, lasciando così un buco dove il centravanti serbo s’infila. Lukaku si sbraccia invano chiedendo un pallone giocabile ma il palleggio giallorosso è quasi sempre orizzontale e mai verticale. Una partita del genere la decide l’episodio.

Primi 45 minuti pari in tutto o quasi. Mai però abbassare la guardia con questa Juventus, soprattutto se in stagione ti porti dietro il fardello di ripartenze soft dopo l’intervallo. E così al primo affondo arriva il vantaggio: Llorente conferma la difficoltà in marcatura su Vlahovic che di tacco serve Rabiot bravo a superare Rui Patricio in uscita. In precedenza Kristensen sbaglia il contrasto su Kostic, aprendo il varco dove s’infila il francese. I giallorossi provano a salire con il proprio raggio d’azione sfruttando la fisicità di Lukaku. Di varchi, però ce ne sono pochi.



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