AS ROMA NEWS ZANIOLO MOURINHO – Il rapporto fra José Mourinho e Nicolò Zaniolo è sempre più intenso, cosa resa esplicita dall’allenatore portoghese alla fine della malinconica partita contro il Ludogorets: “È il giocatore che con i suoi strappi e i suoi cambi di ritmo può modificare le partite. Ci manca tanto”.
Come riferisce La Gazzetta dello Sport, davanti a una dichiarazione di questo genere, si capisce bene che Zaniolo stia facendo di tutto per tornare il prima possibile. L’attaccante si è fatto male alla spalla sinistra nel match contro la Cremonese, il 22 agosto, e all’inizio si era parlato di un recupero in tre settimane. In realtà, era più che altro una speranza, perché ben presto è lievitata l’ipotesi che sarebbe stato opportuno addirittura un ritorno dopo la sosta del campionato, cioè il primo ottobre contro l’Inter, per evitare ricadute che rendano indispensabile un fastidioso intervento.
Col passare dei giorni, però Nicolò ha serrato i tempi, dando allo staff tecnico della Roma almeno una certezza: il 18 settembre contro l’Atalanta sarà in campo, e da titolare. Ma non è tutto. Dopo aver tolto il tutore, il ragazzo in pratica sta già facendo tutto con la squadra, anche se il vero ritorno in gruppo è fissato per martedì.
Mourinho però preme, e se fosse per lui lo porterebbe – anche solo in panchina – già lunedì a Empoli, correndo il rischio di farsi venire la voglia di farlo entrare, soprattutto se le cose non si mettessero bene. Come è facile immaginare, garibaldinamente Zaniolo è pronto a recitare il suo “obbedisco”, anche se l’ipotesi più probabile è che torni tra i convocati solo per il match di Europa League contro l’Hjk Helsinki in programma giovedì prossimo, per poi tornare titolare, appunto, fra otto giorni all’Olimpico contro l’Atalanta.
Con queste premesse, è facile comprendere come Nicolò scalpiti. Rispetto alla scorsa stagione, infatti, la ruggine della lunga inattività sembra completamente sparita e quindi è partita già la caccia al primo gol stagionale. Dopo qualche incomprensione verificatasi nella scorsa annata, il feeling tra Mourinho e Zaniolo sembra essere ai massimi storici, anche perché lo Special One sa bene come Nicolò sia l’unico attaccante con caratteristiche differenti dalle altre, e per questo in grado di sparigliare le maglie della difesa avversaria. Non basta, con lui in campo – ha specificato lo stesso allenatore portoghese – è più facile abbassare Pellegrini in mediana, costruendo così una squadra a trazione anteriore intorno ai nuovi “Fab Four” giallorossi.
Non sorprende, perciò, che la sua rinnovata centralità in squadra abbia come corollario il fatto che presto la Roma ha intenzione di cominciare a gettare le basi per un rinnovo di contratto fino al 2027. Magari durante la sosta i colloqui potrebbero cominciare seriamente, partendo da due premesse: Nicolò nella Capitale sta benissimo, ma vuole un contratto adeguato alla valutazione di mercato che il club ha dato nell’estate scorsa, cioè 60 milioni. Impressioni? I giochi sono aperti, ma il lieto fine è davvero possibile.
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