Le voci. Quelle che in tv e alla radio hanno seguito la carriera di Francesco Totti. Per un quarto di secolo, meno un soffio: 28 marzo ‘93. La vita di Francesco, la loro vita. In uno stadio, in parallelo. Alberto Mandolesi rivendica il primato: «Sono stato il primo a commentare il suo esordio in A su RDS: Brescia-Roma, sostituzione di Rizzitelli nel finale di gara. Il suo ingresso in campo a sorpresa, anche se già si parlava un gran bene di quel ragazzino di 19 anni nella Primavera. Finì 0-2, vinse la Roma. Quel giorno nessuno immaginava che stava esordendo l’uomo dei record. Il ricordo mi emoziona ancora».
Fu Carlo Zampa a portare quel 6 aprile 1996 Totti a Pressing: «Collaboravo alla trasmissione e mi offrii di andare a prendere Francesco perché abitava a San Giovanni, vicino casa mia. Lui era un po’ teso ma tranquillo perche si fidava, ho dovuto invece rassicurare il papà e la mamma che erano preoccupati. Io e Totti: 25 anni di vita in comune, sono cresciuto assieme a lui. Per me domenica sarà un dolore immenso, non riesco a rendermene conto, fa troppo male». Zampa, la voce strabordante della Roma, l’iniziatore di un modo «urlante» di presentare la squadra all’Olimpico, di commentare un gol. «Quanti momenti belli, quanti gol. Il più scatenato: quelle del derby del 29 novembre 1998, finito 3-3 con una magnifica rete finale di Francesco: sono salito sul tavolo , l’Olimpico si è riempito delle mie parole: “Onore e gloria a te mio capitano”».
(Gazzetta dello Sport)
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