«La delibera Marino sforava i limiti di legge, Berdini aveva scelto la strategia di attendere l’esito della Conferenza dei servizi per prendere una decisione. Noi abbiamo chiesto pareri all’Avvocatura per capire in che termini potessimo ritirare la delibera e l’Avvocatura ci aveva rappresentato l’esistenza di un obbligo indennitario nei confronti del proponente. Dopo l’alert dell’Avvocatura abbiamo cercato di capire il margine per ridurre l’opera ed evitare l’indennità o il risarcimento» e ora «attraverso un atto di annullamento o la revoca vogliamo ritirare la delibera Marino e sostituirla con un’altra». Intervistata da Radio Radio, il sindaco di Roma, Virginia Raggi, chiarisce un po’ di questioni sulle opere pubbliche: «Rimane il potenziamento della Roma-Lido» che sarà fatto dalla Regione. «La via del Mare sarà ristrutturata e sarà fatto un ponte sul Tevere: sui due previsti, Roma e ponte dei Congressi, ne sarà fatto uno perché con le simulazioni abbiamo visto che due non servono. Infine c’è la messa in sicurezza idrogeologica su tutta l’area di Tor di Valle, la creazione di un parco sicuro grazie alla presenza di telecamere e nuovi standard energetici tra i più elevati al mondo». In realtà sempre senza chiarire il problema del finanziamento delle opere. «Ci è venuto il dubbio che alcuni interventi erano stati fatti solo per creare le cubature invece del limite legato alla stretta sostenibilità economica».
E chiarisce, la Raggi, anche la questione vincolo sull’ippodromo: «La soprintendenza è un organo statale, se il vincolo c’è io devo prenderne atto. Noi andiamo avanti, poi eventualmente procederà Eurnova». Anche lo Stadio della Lazio entra nell’intervento del sindaco: «Ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna proposta» per l’impianto biancoceleste. «Se dovesse avviarsi un procedimento serio noi vigileremo affinché tutto sia fatto in maniera consona sin dal principio. Valuteremmo dal principio la questione delle opere».
(Il Tempo – F. Magliaro)
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