Anno nuovo, vita nuova? Non sul mercato. Se in estate dopo l’arrivo di Juan Jesus, Spalletti fu molto chiaro («Un giocatore di qualità nell’ambito di quelli che ci possiamo permettere») ora la musica non è cambiata: «Il rafforzare la squadra vuol dire andare a comprare un giocatore che tu vuoi. Pavoletti e Rincon sono due rinforzi, sono giocatori mirati, scelti. Il venezuelano piaceva anche a noi ma non siamo in condizione di dire ‘prendiamo questo o quello’». E ancora: «Per quello che mi riguarda il mercato potrebbe anche non esserci. Per migliorare questo gruppo infatti bisognerebbe prendere dei giocatori investendo delle somme che al momento non possiamo permetterci. Feghouli? È vero, le attenzioni sono su di lui. Adesso è la pista più concreta ma è per rimpiazzare un giocatore. In alcuni reparti non siamo tantissimi ma i calciatori debbono giocare sulle loro forze e sul loro numero. Siamo già forti». Pur senza voler concedere alibi alla squadra, Spalletti conferma il quadro che era già chiaro ad inizio mercato: 1) La Roma a gennaio non effettuerà investimenti, muovendosi soltanto con la formula del prestito 2) Chi arriverà, lo farà per integrare la rosa a livello numerico. I rinforzi volti a migliorare qualitativamente la rosa possono attendere.

Capitolo Feghouli: c’è l’accordo con il calciatore. Ora si aspetta il sì del West Ham. Le altre piste, come ha confermato Lucio, si sono raffreddate: Deulofeu è stato bloccato dall’Everton, Jesè continua ad aspettare il Las Palmas e Musonda è considerato da sempre la carta di riserva qualora scemassero le prime opzioni. In mediana, dopo le parole stonate del presidente del Montpellier («Sanson non si muoverà per meno di 10-15 milioni e sicuramente non andrà alla Roma. Si trasferirà solo in un grande club e quello giallorosso non rientra in questa lista»), si aspetta l’occasione giusta. Rigorosamente in prestito.

(Il Messaggero – S. Carina)



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