(Il Tempo – A. Austini) Andarsene ancor prima di iniziare. Potrebbe essere la scelta di Luca Pellegrini, che sta pensando a un divorzio precoce dalla Roma. Il terzino sinistro classe 1999 ha lo stesso cognome del centrocampista e altrettanti occhi addosso nonostante non abbia ancora esordito in Serie A e sia fermo da quest’ estate per un doppio, grave infortunio al ginocchio. Il club giallorosso lo ha accompagnato in questi mesi nel delicato percorso medico, ma nel frattempo il diesse Monchi non ha trovato l’ accordo per rinnovare il suo contratto in scadenza a giugno 2018. Tre anni fa ha firmato il primo da professionista, il «classico» triennale riservato ai calciatori minorenni. Adesso, grazie alle tappe bruciate dalle giovanili alla prima squadra – protagonista in Primavera da sotto età e utilizzato da Di Francesco nelle amichevoli estive – può pretendere un contratto «vero»: la Roma è pronta a venirgli incontro, ma fino a un certo punto. Il procuratore di Pellegrini ha un altro cognome famoso: Raiola. Sì, lo assiste Enzo, cugino di Mino, che mentre tratta con la Roma sta valutando le altre proposte. Oltre alla Juventus, l’ offerta più importante sarebbe arrivata dal Psg. Un club dove Raiola trova sempre le porte spalancate. C’ è chi parla di una firma già messa sui primi documenti con i parigini (è libero di farlo dal 1° febbraio), la Roma non conferma ma, col passare dei mesi, rischia sempre più di perdere Pellegrini a parametro zero. Il premio di valorizzazione sarebbe una consolazione magrissima.
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