Rassegna stampa
Ranieri apre all’addio di Dybala: “Si sceglie di andare… Voglio solo gente felice”
AS ROMA NEWS SAMPDORIA RANIERI – La Sampdoria è un altro pezzo di cuore per Claudio Ranieri, un altro posto dove l’allenatore della Roma è stato molto bene. «Una squadra che mi è rimasta dentro, due anni bellissimi», dice lui. Che però ora ha la testa altrove, ad iniziare proprio da Dybala. Uno che Ranieri ha subito coccolato, fin dal primo giorno in cui è arrivato, anche dal punto di vista dialettico, scrive La Gazzetta dello Sport.
«Ognuno fa il suo lavoro – continua –. Dybala lo abbiamo visto tutti: quando sta bene, fa la differenza. Mi fa piacere averlo, metterlo in campo quando sta bene. Però se ha altre priorità bisogna anche essere d’accordo in due, se il ragazzo non vuole restare c’è una possibilità. Io voglio solo giocatori che siano contenti di stare qua e non mi riferisco solo a Paulo: se qualcuno non si sente a suo agio, sperava di giocare di più o di ottenere altro, io voglio solo chi ha voglia di lottare partita dopo partita». Ed a chi gli chiede se ha percepito una mancanza di voglia da parte di Dybala, Ranieri risponde così: «No, per niente. Però sappiamo tutti benissimo che i procuratori lavorano per questo…».
Archiviato – almeno per ora – il capitolo Dybala, Ranieri oggi deve andare a caccia di una vittoria importante, che riporti un minimo di serenità in casa Roma dopo la figuraccia incassata a Como. «Dove abbiamo fatto un secondo tempo non accettabile. Alla Coppa Italia teniamo, sia noi sia i nostri tifosi. La Samp ha cambiato allenatore, è una partita da prendere con le molle».
In realtà la Sampdoria di allenatori ne ha cambiati finora ben tre (Semplici è arrivato dopo Pirlo e Sottil) esattamente come la Roma, dove Ranieri ha preso la panchina dopo le esperienze vissute con De Rossi e Juric. Quasi un record assoluto, con due squadre che a Natale hanno già visto complessivamente ben sei allenatori… Ma al di là di questo, bisognerà far gol e allora il mirino finisce proprio su Dovbyk (che si contende una maglia da titolare con lo stesso Dybala), uno che non segna da quasi 50 giorni e ben sette gare.
«Un giocatore con la sua stazza non può trovare la condizione fisica ideale in una settimana, dove tra l’altro tutti noi ci siamo allenati poco. Ma sono convinto che sia un campione e dovrà dimostrarcelo». Magari già da oggi, con la Roma che inizia un percorso in una coppa che non la vede esultare dal 2008, quando vinse il suo nono trofeo con Luciano Spalletti.
Poi solo delusioni: la finale del 2013 con la Lazio (a cui hanno fatto seguito con i biancocelesti anche un’eliminazione in semifinale e una ai quarti), la doppia figuraccia agli ottavi con lo Spezia, quella ai quarti con la Cremonese e il 7-1 subito in casa della Fiorentina, solo per ricordare alcuni dei momenti peggiori degli ultimi anni.
Intanto, però, Ranieri guarda anche al futuro ed al suo ruolo da dirigente. Iniziando a disegnare anche la squadra che sarà: «Quello che mi dico con la proprietà resta tra di noi. Il mercato autunnale non è così facile, tutto dipenderà da ciò che potremo fare. Saremo vigili, con gli occhi aperti, portando dei giocatori che siano da Roma, che migliorino quelli che abbiamo. Prendere tanto per prendere non mi va bene, allora meglio restare così».
Quindi il discorso sul futuro tecnico: «Se vogliamo un grande allenatore dobbiamo darci una svegliata e risalire la china, altrimenti non credo che un grande allenatore voglia venire in una Roma in questa situazione. Ma i cavalli si vedono alla fine…».
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