La rivincita dei piccoletti. La Roma rispetto alla Juventus, ma anche Alessandro Florenzi rispetto a Cristiano Ronaldo. Il portoghese nel secondo tempo lo ha deriso per la sua altezza, il capitano romanista ha risposto con un cucchiaino sotto la curva Sud che ha aperto la strada alla vittoria romanista, poi certificata da Dzeko allo scadere, e mantenuto accesa una (flebile) speranza di qualificazione alla Champions League.
Intanto Ranieri sul suo futuro dice: “Quando sono stato contattatomi è stato offerto anche il dopo con un ruolo differente, ma io ho detto no perché voglio allenare. Io ho firmato fino a fine anno, non mi va di darmi speranze, io penso soltanto a lavorare. Mi diverto a farlo, per cui a fine campionato finisce tutto: il mio scopo è essere allenatore, essere vivo, prendere gli insulti, ma sono fatto così. Stando dentro la Roma so quello che bisognerebbe fare per rafforzare la squadra, ma la società lo sa meglio di me e sta aspettando, giustamente, per vedere come saremo posizionati a fine campionato”.
La vittoria contro la Juventus tiene la Roma in corsa per il quarto posto. “Purtroppo non dipende da noi, abbiamo sbagliato la partita col Genoa. Della gara con la Juventus sono soddisfatto, c’è voluto un grande Mirante a tenerci in partita: soprattutto nel primo tempo ha fatto cose ottime, dobbiamo continuare a credere che tutto sia possibile.Non dipende da noi, lo sappiamo benissimo, ma dobbiamo arrivare in fondo con la coscienza a posto”.
(Corriere della Sera)
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