Renato Sanches

AS ROMA NEWS RENATO SANCHES SMALLING – Farà probabilmente uno strano effetto anche a lui tornare all’Olimpico e sedere in panchina. Del resto Renato Sanches in questa stagione ha giocato appena 116 minuti (poco più di una partita) spalmati in cinque presenze e in campo, in una partita casalinga, non si vede addirittura dalla sfida del 5 novembre scorso contro il Lecce, scrive il Corriere dello Sport.

Tre mesi dopo eccolo, Renato, tornare tra i convocati e a disposizione dopo aver messo alle spalle la distorsione alla caviglia e il rapporto non idilliaco con Mourinho, complici quei soli 19 minuti in campo a Bologna tra l’ingresso e la sostituzione nel secondo tempo. 

E oltre a meritarsi in campo la fiducia di De Rossi, il centrocampista portoghese dovrà anche guadagnarsi gli applausi dei romanisti che lo hanno criticato non solo per le sue (poche) prestazioni, ma anche per non aver dato il giusto supporto all’ex allenatore. «Purtroppo non sono stato molto fortunato con gli infortuni – aveva scritto sui social il 18 gennaio, due giorni dopo l’esonero dello Special One -. Sono io la persona più frustrata per quello che sto vivendo. Ma credo che tutto passerà e che arriveranno momenti migliori».

E adesso Renato dopo una settimana di allenamenti con la squadra spera anche di ritagliarsi qualche minuto in campo per ritrovare un po’ di fiducia e quelle sensazioni necessarie a un calciatore per tornare a buoni livelli. Alla lettura della rosa, prima della partita, i romanisti gli riserveranno qualche fischio, così come probabilmente all’ingresso in campo, se dovesse arrivare. A lui il compito di trasformare le critiche in applausi, se resterà alla Roma. Perché il mercato turco chiude il 9 febbraio, e il Besiktas continua a essere interessato al portoghese. La decisione spetta a Sanches

Più o meno quello che dovrà fare anche Smalling quando tornerà a disposizione di De Rossi. Il countdown è scattato, tra la sfida contro l’Inter e quella di Europa League contro il Feyenoord il difensore inglese – se tutto procederà per il meglio – potrà tornare nella lista dei convocati per un match ufficiale. La fine di un calvario cominciato in estate e che lo ha tenuto fermo sei mesi, giocando soltanto le prime tre partite stagionali (e non certo a ottimo livello).

Anche lui dopo mesi di silenzio è tornato a parlare ai tifosi. Lo stesso giorno di Renato, sempre due giorni dopo l’esonero di Mou: «Gli ultimi mesi sono stati frustranti. Ci sono cose nel calcio come nella vita che possiamo controllare, e altre che invece sfuggono al nostro controllo. Questo infortunio appartiene alla seconda categoria. Questo periodo lontano dai miei compagni, contrassegnato da un imprevisto dopo l’altro, mi ha messo a dura prova. La priorità assoluta è garantire che io possa giocare per l’AS Roma al massimo delle mie potenzialità per gli anni a venire».



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