Renato Sanches

AS ROMA NEWS DERBY LAZIO RENATO SANCHES – Renato, sei proprio tu? Ebbene sì, Sanches è tornato ad allenarsi con il gruppo. Finalmente una buona notizia per i tifosi della Roma (oltre al ritorno di Dybala, di cui abbiamo già parlato) ma anche per José Mourinho che può ritrovare un giocatore che tanto è mancato al reparto giallorosso e che fin qui ha potuto utilizzare con il contagocce. Anche meno se possibile, scrive il Corriere dello Sport.

E così sarà anche per il resto della stagione? Questo nessuno può saperlo, ma è chiaro che la gioia per il recupero del portoghese è attenuata anche da un senso di inquietudine e diffidenza dovuto al suo storico infortuni. Del resto dall’inizio della stagione Mourinho lo ha potuto utilizzare solamente per 98 minuti sporzionati in tre partite. Poco, davvero poco per un giocatore che avrebbe dovuto garantire qualità e quantità a un reparto troppo lento e privo di un altro giocatore dalle sue caratteristiche.

Sono passati 40 giorni dalla sua ultima partita con la maglia giallorossa. Pardon, scampolo di partita: i 28 minuti in Europa League contro lo Sheriff giocati il 21 settembre. Una vita fa in termini calcistici visto che poi ha saltato otto partite, che si vanno ad aggiungere alle altre tre perse precedentemente per la prima delle due lesioni riportate. Un avvio da incubo per lui, sebbene a Trigoria (ma anche i tifosi) lo abbiano sempre sostenuto, con la speranza di averlo prima o poi a disposizione. 

A questo punto Renato Sanches per la Roma può essere considerato come un valore aggiunto alla rosa principale, un giocatore da usare ma su cui – almeno per ora – non fare affidamento per l’intera stagione. Il portoghese di fatto è stato prelevato dal Psg come una vera e propria scommessa, come sottolineato da Pinto: «Tutto quello che andrà male con Renato Sanches avrà un solo responsabile: Tiago Pinto. Io sono ossessionato da lui. Ha avuto dei problemi in passato, se li avrà in futuro sarà colpa mia. Ma con questo staff e con questo allenatore, noi siamo capaci di farlo rendere al meglio. Per questo abbiamo fatto un contratto che noi dobbiamo acquistarlo se gioca un certo numero di partite. Se le cose vanno bene siamo tutti contenti, se vanno male il responsabile sono io perché sono consapevole dei rischi. Non volevo perdere l’opportunità di portarlo qui».

Per ora la scommessa non sta andando come previsto, ma tutti dentro Trigoria sperano ancora di poter ribaltare il pronostico. Di fatto è stata un’operazione low cost, ed è stata fattibile proprio per il calo delle prestazioni del giocatore, ormai tormentato dagli infortuni da diverse stagioni. 

Quanto alle qualità, ha pienamente ragione Tiago Pinto. Sanches fa innamorare chi ce l’ha, ma lo fa anche rimpiangere. Renato è tornato a lavorare con la squadra, sarà convocato – salvo ulteriori soprese – contro il Lecce e giocherà qualche minuto per mettere ritmo nelle gambe. L’obiettivo è averlo in buone condizioni per la sfida contro la Lazio, per garantire al reparto quelle caratteristiche che possono permettere un vistoso salto di qualità, soprattutto in caso di assenza di Pellegrini. Già guardare però alla sfida della settimana prossima è troppo per la Roma: Sanches va vissuto giorno per giorno, senza illudersi sul futuro ma sperando di averlo per il presente. 



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