Claudio Ranieri

NOTIZIE AS ROMA RANIERI – A Trigoria, come spesso cantano i tifosi giallorossi, il passato non si dimentica. Claudio Ranieri, anche se manca l’annuncio ufficiale di Pallotta, è il nuovo allenatore della Roma. Rientra a Trigoria, come hanno già fatto con la proprietà Usa, Zdenek Zeman nel giugno del 2012 e Luciano Spalletti nel gennaio del 2016. Il tecnico di San Saba ha appena lasciato il Fulham, esperienza iniziata solo nel novembre scorso e finita presto con 11 sconfitte e appena 3 successi in 16 partite.

A fine pomeriggio, il divorzio con Di Francesco. Pallotta si è imposto nella notte, e lo avrebbe però cacciato già 5 mesi e mezzo fa, subito dopo la sconfitta contro il Bologna al Dall’Ara. Fuori Di Francesco, entra Ranieri. Mister derby: 4 su 4 vinti. Sbarca, in tarda mattinata, a Fiumicino. Lasciano, con Eusebio, pure 6 dei 7 collaboratori. In 3 seguono Claudio: gli assistenti Paolo Benetti e Carlo Cornacchia, più il preparatore Andrea Azzalin. Dovrebbero essere sufficienti per le ultime 12 partite. E per tentare la rimonta in classifica e prendersi quel 4° posto vitale per la proprietà Usa.

Sono felice”. Ranieri, 68 anni, di rimonte se ne intende. Entusiasmante quella con la Roma nella stagione 2009-2010 contro l’Inter di Mourinho, fino a qualche anno fa suo grande nemico. I nerazzurri festeggiarono il triplete, ma Claudio, subentrando al 3° turno a Spalletti, partì ultimo e senza punti, debuttò vincendo 2 a 1 a Siena il 13 settembre 2009 e arrivò in vetta alla classifica l’11 aprile del 2010, battendo 2 a 1 l’Atalanta.

Mai la Roma, dal 2001, è stata così vicina allo scudetto. In testa fino alla quart’ultima giornata: ko del 25 aprile all’Olimpico contro la Sampdoria degli ex Del Neri e Cassano. Perse contro Mou pure la finale di Coppa Italia. Andò via l’anno dopo, l’11 febbraio 2011, per il crollo di Marassi contro il Genoa: 0-3 all’intervallo, 4-3 alla fine. È il 7° allenatore in 8 anni. E accetta, unico tra gli interpellati, di fare il traghettatore per nemmeno 3 mesi. Fino al 26 maggio. Decisivo, pure se si è speso fino all’ultimo per Eusebio, il parere di Totti, che ha subito sentito Ranieri.

(Il Messaggero – U. Trani)



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