(Gazzetta dello Sport – D. Stoppini) Chissà se Di Francesco si sarà pentito di aver concesso i minuti finali (15 più recupero) di Roma-Verona a Patrik Schick. Tanta la voglia di vederlo all’opera, ancor di più quella di concedere al ceco minuti preziosi in ottica futura anche su un campo inevitabilmente appesantito dalla pioggia. Quei minuti però si sono rivelati fatali: ancora un guaio muscolare, ancora il retto femorale della gamba sinistra a fermare l’attaccante, che ha accusato i primi fastidi proprio nel post partita di sabato, problemi che non sono scomparsi – anzi – nella giornata di domenica, quando Schick ha effettuato un lavoro differenziato. Ecco perché ieri – a dolore ancora presente – il ceco non si è allenato al pari dei compagni. Oggi non sarà convocato per Benevento: la prudenza, al netto degli esami strumentali che saranno svolti nelle prossime ore, è d’obbligo, ecco perché pare scontato un suo forfait anche per sabato con l’Udinese, come va messa in dubbio pure la partecipazione al match di Champions con il Qarabag. Un’assenza tira l’altra. Perché a Benevento neppure Radja Nainggolan ci sarà: il belga ha accusato un risentimento muscolare alla gamba destra, oggi Di Francesco deciderà se convocarlo ma in ogni caso per la gara di domani è destinato a restare fuori, ricordando che già dopo l’Atletico Madrid Nainggolan era uscito dal campo affaticato. Il turnover, quando non è una scelta, diventa un obbligo.
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